Il progetto “Over the Moon” ha impegnato i giovani alunni italiani e francesi, che vi hanno preso parte, nello studio dello spazio e li ha messi in contato con il mondo della ricerca scientifica. Si è andati oltre il significato letterale del titolo: non solo oltre la Luna, per quanto riguarda le ricerche scientifiche, ma anche in senso figurato per indicare un atteggiamento positivo nei confronti della scuola, come ambiente che soddisfa l’innata curiosità dell’essere umano e il suo desiderio di conoscere. Sono state messe in gioco le competenze scientifiche, artistiche, tecnologiche e linguistiche. Il progetto ha permesso alla scuola di aprirsi alle collaborazioni con esperti esterni di vari enti e istituzioni: ASI, PNRA, ESA. L’ innovazione didattica e i momenti di gamification sono stati i punti di forza di tutta l’esperienza. Al progetto hanno partecipato oltre a Monica Boccoli, fondatrice del progetto, anche le due colleghe d’istituto, anch’esse eTwinner: Simonetta Anelli e Federica Ghizzoni.
Obiettivi e attività
Uno degli obiettivi principali è stato promuovere negli studenti un atteggiamento positivo nei confronti della scuola, rendendoli consapevoli della valenza della scuola come ambiente che soddisfa l’innata curiosità dell’essere umano e il suo desiderio di scoprire. Inoltre si mirava a migliorare le loro conoscenze scientifiche sullo spazio e anche a far imparare loro come il mondo della ricerca scientifica si basi sulla collaborazione internazionale; infine approfondire la conoscenza delle missioni spaziali dell’ESA nel proprio paese e nei paesi dei partner del progetto.
Le attività principali sono state le seguenti:
- Ice-breaking presentazione e conoscenza di studenti, docenti e scuole;
- Realizzazione del logo;
- Incontri con gli esperti – contatti con enti/istituzioni presenti sul territorio italiano ed in Europa;
- Studio e approfondimento nelle singole scuole con laboratori documentati e condivisi;
- Partecipazione a contest esterni;
- Storytelling collaborativo;
- Utilizzo di esperienze scientifiche anche con la realtà virtuale e aumentata;
- Costruzione ebook collaborativo.
Metodologia didattica
Nel progetto sono state messe in atto varie metodologie didattiche.:
- Le attività CLIL sono state fondamentali, i contenuti di scienze sono stati presentati in lingua Inglese, favorendo sia l’acquisizione di contenuti disciplinari sia l’apprendimento della lingua stessa. Momenti particolarmente significativi per mettere in atto pienamente la metodologia CLIL sono stati i collegamenti con le scuole partner per i momenti di gamification e per il final party.
- Le attività laboratoriali realizzate hanno permesso di adottare strategie educative quali l’apprendimento peer to peer e sono state un ottimo spunto per l’attivazione del problem solving, del pensiero critico e del pensiero computazionale.
Risultati e valutazione
ll progetto ha avuto un forte impatto educativo e pedagogico ed ha permesso agli studenti di: incontrare nuovi amici attraverso lo scambio virtuale; cercare di esplorare e conoscere nuovi paesi, culture; conoscere e usare consapevolmente nuovi strumenti tecnologici; imparare a lavorare in gruppo; sviluppare il pensiero computazionale; essere capaci di seguire dei processi che portano a risultati innovativi.
Un altro risultato di grande rilievo è stato l’impatto sulle competenze dei docenti partecipanti, in quanto il progetto ha rappresentato un momento di autoformazione, in particolare gli insegnanti hanno collaborato intensamente durante: la fase preparatoria, nella produzione del materiale didattico e nella fase finale della valutazione del progetto.
La valutazione è stata proposta attraverso questionari, sondaggi con grafici e words-cloud.
- >>Video del collegamento con una base di ricerca scientifica
- >>Video finale di presentazione del progetto
- >>Disseminazione del progetto
Curiosità e aneddoti
Durante il collegamento con la base Zucchelli in Antartide, il Capitano della Caserma Col di Lana, ospitato dalla classe 5^B della scuola primaria “Trento Trieste” di Cremona, ha avuto modo di salutare in diretta i militari che hanno partecipato alla spedizione, presenti durante il collegamento. Un pezzo della nostra città che si trova là in Antartide.