“Mi ciudad en 5 sentidos” è un viaggio multisensoriale durato un intero anno scolastico, nel corso del quale gli studenti di 4 classi seconde della scuola secondaria di primo grado hanno fatto conoscere il loro paese ai partner spagnoli, portoghesi e turchi tramite attività che hanno coinvolto i cinque sensi e lo scambio di prodotti concreti o digitali realizzati dagli stessi alunni. Le attività hanno coinvolto i cinque sensi: realizzazione di cartoline natalizie digitali con monumenti/panorami cittadini per la vista, presentazione di ricette tipiche del proprio paese ed elaborazione di un ricettario internazionale per il gusto, realizzazione di portachiavi in cuoio per il tatto, registrazione di canzoni popolari tipiche per condividerle con i compagni europei per l’udito e infine una presentazione e scambio di prodotti della propria città per il senso dell’olfatto. Il progetto è stato quindi molto interdisciplinare, infatti dell’istituto italiano oltre alle due eTwinner Elena Vita e Ilaria Calisti (docenti di lingua spagnola) hanno partecipato anche Chiara Cerquetti e Alessandro Cappella (docenti di tecnologia), Manuel Mantovani e Luigi Ferrara (docenti di musica).
Obiettivi e attività
Gli obiettivi del progetto sono stati:
- il miglioramento la competenza comunicativa in spagnolo e la competenza digitale;
- riscoprire e valorizzare il proprio patrimonio culturale;
- conoscere e rispettare il patrimonio culturale altrui;
- stimolare creatività ed espressione artistica.
Le attività sono state tutte organizzate in collaborazione con i partner, concordando le tempistiche e i contenuti, e si sono articolate in tre fasi principali:
- fase introduttiva: presentazione di studenti e scuole partner; elaborazione condivisa della netiquette; realizzazione del logo del progetto;
- fase principale: creazione di cartoline digitali per la vista; realizzazione di oggetti per il tatto; elaborazione di ricette tipiche per il gusto; registrazione di brani popolari suonati e cantati per l’udito e scambio di prodotti rappresentativi del territorio per l’olfatto;
- fase finale: poster internazionali e valutazione formativa del progetto.
Metodologia didattica
Il progetto ha stimolato un apprendimento attivo e autonomo attraverso una combinazione di vari metodi pedagogici:
- Cooperative learning: le alunne e gli alunni hanno lavorato in piccoli gruppi, sia in presenza che online;
- Project-Based Learning: l’apprendimento da esperienze interdisciplinari complesse, orientate al raggiungimento di un obiettivo specifico, cioè la creazione manufatti e/o prodotti digitali sviluppati in modo collaborativo;
- Flipped classroom: la classe capovolta ovvero le alunne e gli alunni hanno lavorato anche in autonomia da casa per la realizzazione di compiti afferenti al progetto;
- Peer learning e learning by doing.
Risultati e valutazione
Il progetto ha avuto una ricaduta estremamente positiva per tutti i partecipanti, per i docenti è stato stimolante collaborare con partner esperti e dinamici e anche lavorare in sinergia con i colleghi di istituto in attività multidisciplinari. Gli alunni hanno avuto un coinvolgimento attivo in tutte le fasi impegnandosi molto e allo stesso tempo divertendosi, la loro motivazione è stata alta per tutta la durata del progetto e ciò ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il progetto è stato poi oltremodo inclusivo perché attraverso i cinque sensi tutti gli studenti sono stati in grado di produrre un manufatto o un prodotto digitale e sperimentare quanto realizzato dai partner.
Anche le famiglie degli allievi sono state coinvolte, hanno infatti potuto seguire le fasi progettuali visitando il TwinSpace di progetto e hanno supportato i loro ragazzi ricercando materiali e supportandoli durante la realizzazione delle ricette proposte dai partner.
>> Video sintesi del progetto
>> ebook con tutte le attività progettuali
Curiosità e aneddoti
Una mamma ha ringraziato gli insegnanti perchè l’elaborazione del logo era stata per il figlio così coinvolgente e gratificante da fargli capire quali fossero le proprie aspirazioni. Il ragazzo aveva addirittura individuato la scuola superiore da frequentare! Le attività progettuali sono quindi risultate funzionali anche all’orientamento e hanno avuto delle ricadute molto positive, indipendentemente dall’attitudine allo studio e dalle competenze linguistiche di partenza.