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Across the Ocean

Il progetto ha promosso un lavoro interdisciplinare e la cooperazione fra gli allievi sulle scoperte geografiche, viste con spirito critico. Gli studenti hanno collaborato in team internazionali, condividendo le conoscenze, migliorando le capacità comunicative e le competenze curriculari nelle materie coinvolte. Le classi hanno anche usufruito di 2 mobilità Erasmus+: questo ha permesso a tutti loro di conoscere di persona la maggior parte dei partner del progetto migliorando l’europeizzazione.

Obiettivi e attività

Obiettivi:

  • Sviluppo competenze con metodologie PBL e GBL
  • Motivare allo studio, sviluppo pensiero critico
  • Uso attivo di inglese e francese (approccio CLIL)
  • Miglioramento competenze ICT (uso nuovi tool)
  • Conoscenza di culture europee, abitudini e stili di vita diversi, sviluppo consapevolezza europea e tolleranza socio-culturale


Fasi di lavoro:

  1. Videoconferenza ice-breaking: collaborazione GBL, scelta titolo e logo
  2. Preparazione mobilità a La Rochelle: ricerca info, attività per accoppiamenti host-guest
  3. Mobilità a La Rochelle: visita a musei e siti, attività collaborativa e sperimentale, report e video
  4. Attività online: disseminazione, collaborazione in preparazione mobilità a Genova
  5. Mobilità a Genova: visita a musei e siti, conferenza su Colombo, attività collaborativa e sperimentale, report e video
  6. Preparazione videoconferenza finale: disseminazione, collaborazione internazionale online
  7. Videoconferenza finale: escape room virtuali,giochi collaborativi, messaggi finali, valutazione progetto

Metodologia didattica

Nel progetto sono stati usati il lavoro in piccoli gruppi internazionali, sia in presenza che online, il PBL e il GBL, chiedendo agli studenti di rispondere alla domanda: “Come è cambiato il mondo con le scoperte geografiche?”. I miei studenti erano esperti di attività eTwinning perché avevano partecipato ad un progetto due anni fa. Purtroppo erano abituati ad interagire sulla vecchia piattaforma, più potente, ma, una volta capito che l’interazione sarebbe avvenuta in modo diverso, hanno lavorato con i partner, soprattutto dopo la seconda mobilità a Genova, quando ormai quasi tutti si conoscevano. I gruppi internazionali hanno quindi terminato di mettere a punto le escape room virtuali a cui poi si è giocato nel corso dell’ultima videoconferenza. L’approccio basato sul gioco è piaciuto molto agli allievi che, nel progettare la propria escape room, hanno dovuto imparare anche a pianificare, a sintetizzare e a codificare secondo una logica che altri avrebbero poi testato.

Risultati e valutazione

Il progetto, fortemente legato ai contenuti curricolari della classe coinvolta, una terza liceo linguistico, ha permesso di consolidare conoscenze e competenze disciplinari ed analitiche in modo trasversale, anche in contesti nuovi per gli studenti, grazie alla mobilità di 12 di loro a La Rochelle. Hanno utilizzato la lingua veicolare Inglese ma anche il Francese durante i soggiorni in famiglia: questo ha certamente migliorato la loro conoscenza delle lingue ma anche degli stili di vita. Le competenze chiave sviluppate dagli allievi sono state molteplici: oltre a quella linguistica, hanno sviluppato competenze scientifiche, tecnologiche e digitali, grazie alla necessità di collaborare a distanza, all’utilizzo ampio e diversificato di strumenti software collaborativi, alla realizzazione di esperimenti e all’apprendimento all’aperto (orienteering, esperimento di Eratostene), competenza personale, sociale, culturale civica (gestione del tempo e delle informazioni) e capacità di imparare ad apprendere grazie alle mobilità e alla collaborazione all’interno di team internazionali.

La partecipazione al progetto ha consentito inoltre agli studenti di acquisire conoscenze e competenze interdisciplinari e trasversali, beneficiando della possibilità di lavorare con i partner europei online e in presenza. Gli obiettivi disciplinari sono stati raggiunti attraverso accurata pianificazione e costante supporto agli studenti, mentre quelli trasversali grazie all’ottima collaborazione con i partner e il supporto reciproco nei gruppi internazionali. La possibilità di conoscersi e collaborare in presenza ha facilitato il lavoro online, permettendo di realizzare gli obiettivi prefissati. L’ebook, i video con le impressioni sul progetto, la realizzazione di escape room virtuali e la scrittura finale di un messaggio in bottiglia agli amici sono risultati tangibili e collaborativi. La valutazione è avvenuta con un sondaggio dopo ogni meeting ed uno finale proposti agli allievi. Inoltre i docenti partner hanno valutato gli allievi con una rubrica condivisa anche sul TwinSpace.

Curiosità e aneddoti

Anche se non è un aneddoto esclusivamente eTwinning ma legato alla mobilità a La Rochelle, con viaggi di andata e ritorno piuttosto travagliati, voglio raccontare la collaborazione che c’è stata fra i miei studenti quando siamo arrivati in stazione a Parigi Montparnasse appena in tempo per prendere il treno per La Rochelle. Avevamo la prenotazione per la carrozza 2 che era in testa al treno, composto da 20 carrozze. Dato che avevamo con noi un ragazzo con problemi di deambulazione, per paura di perdere il treno, con una collega abbiamo deciso di salire ed arrivare alla nostra carrozza passando per i vagoni. Alla carrozza 11, però, il passaggio era interrotto quindi abbiamo dovuto scendere (con le nostre valigie) e risalire sulle carrozze dirette a La Rochelle. Tutti si sono mobilitati per aiutare il compagno disabile: chi gli portava la valigia, chi lo aiutava a correre, chi si è messo sulla porta per far sì che il treno non partisse senza di noi. Il fatto di aver potuto fare viaggiare questo studente in particolare mi ha commosso davvero tanto perché per lui, che vive in una famiglia con problemi economici e rigidità culturali, questa mobilità è stata davvero importante: ha potuto vedere posti nuovi ma soprattutto ha potuto fare nuove esperienze (arrampicata in un parco avventure, serata disco nella farewell dinner). Ha acquisito competenze importanti e maggior sicurezza in se stesso, al punto che si è offerto per essere fra gli oratori in un evento di disseminazione Erasmus a livello cittadino e nel video della premiazione.

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Pubblicato il : 09/07/2024
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Have fun with words

Il progetto è nato dal desiderio di motivare gli studenti e le studentesse all’uso comunicativo della lingua inglese in un ambiente informale e in un contesto internazionale. Gli alunni sono stati coinvolti attivamente e hanno migliorato le loro competenze, non solo linguistiche, ma anche sociali, relazionali e tecnologiche, attraverso compiti di realtà e attività motivanti, che hanno stimolato il lavoro di squadra e collaborativo, fornendo ai ragazzi e alle ragazze l’opportunità di confrontarsi con i loro coetanei europei.

Obiettivi e attività

L’obiettivo principale del progetto era motivare l’apprendimento della lingua inglese in contesti reali, per questo sono state condotte attività utilizzando metodologie attive che favorivano l’autonomia degli studenti, quali:

  • lezioni e compiti di realtà realizzati a piccoli gruppi
  • ricerca e selezione di  informazioni
  • realizzazione di  prodotti multimediali, con l’ausilio di tools differenti
  • educazione tra pari
  • metodologia CLIL.

Insegnanti e studenti si sono  incontrati periodicamente per condurre insieme la progettazione e la realizzazione delle attività.

Metodologia didattica

Le attività sono state svolte con metodologie laboratoriali attive, quali flipped classroom, didattica laboratoriale, cooperative learning, tutoring, learning by doing, problem solving e CLIL, questo ha reso ogni alunno protagonista del proprio processo di apprendimento.

Gli studenti e le studentesse hanno lavorato in gruppi che avevano il compito di condurre ricerche, selezionare informazioni e sintetizzarle. È stata data libertà agli alunni nella scelta degli strumenti, incoraggiando l’uso di diverse risorse per la realizzazione di prodotti creativi; sono stati incoraggiati a esprimersi in inglese in modo naturale, collaborando con i loro coetanei nelle attività di progetto pianificate. I ragazzi e le ragazze si sono incontrati periodicamente in chat per favorire lo sviluppo di gruppo di lavoro coesi, durante i quali sono stati definiti compiti e strategie di comune accordo.

Il lavoro collaborativo ha caratterizzato anche gli insegnanti che si sono confrontati in un costante scambio di idee, pianificando le attività, a cui hanno contribuito tutti i partner.

Video presentazione del progetto [https://view.genial.ly/640f4f485e2af600124d0b0c/video-presentation-have-fun-with-words]

Risultati e valutazione

Nel contesto degli apprendimenti, le attività del progetto hanno consentito una valutazione formativa centrata sulle azioni degli studenti, come la creazione autonoma di prodotti, la partecipazione alle chat, ai live e ai forum. Questo approccio ha motivato e sostenuto gli studenti, evitando l’ansia legata alla valutazione tradizionale.

I prodotti realizzati dai compagni dei paesi partner hanno sollecitato gli alunni a riflettere sul lessico, sulle strutture e sulle funzioni linguistiche, ma anche a riconoscere l’errore. Il progetto ha avuto un impatto positivo anche per insegnare agli studenti e alle studentesse a comunicare online in maniera rispettosa e responsabile con i partner, rendendoli consapevoli delle differenze esistenti tra culture diverse. Si è riscontrato in modo tangibile il miglioramento delle competenze digitali  e una maggiore riflessione critica sulla sicurezza in rete.

Anche per gli insegnanti questa esperienza ha avuto un impatto molto positivo perché è stata un’occasione che ha portato a un ampliamento delle competenze in uno scambio costante e proficuo tra pari.

Curiosità e aneddoti

I ricordi più belli sono l’entusiasmo e la facilità di comunicazione tra i ragazzi e le ragazze durante le chat e i live e il loro stupore nell’esplorazione del territorio sconosciuto dei paesi partner, ma anche la collaborazione con i colleghi partner, in particolar modo con la la cofondatrice, con cui i contatti erano costanti, anche a tarda notte o alle prime luci dell’alba, per pianificare e concordare insieme le attività.

Articolo dedicato al progetto sul “Valdarno post” con la lettera degli alunni

Articolo dedicato al progetto su “La Nazione”

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Pubblicato il : 14/03/2024
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With our hands

Le mani sono le parti del corpo che hanno permesso all’umanità di diventare tale nel tempo. Le mani permettono all’uomo di esplorare se stesso, di conoscere e trasformare il mondo, di entrare in contatto con le altre persone. Le mani permettono di comunicare emozioni e informazioni, permettono di esprimersi in tanti modi creativi diversi. Il progetto interdisciplinare “With our hands” ha invitato gli alunni delle scuole primarie coinvolte a scoprire questo strumento così importante per l’umanità.

Obiettivi e attività

Gli obiettivi educattivi e didattici sono stati i seguenti:

  • migliorare lo scambio interculturale per la costruzione di una cittadinanza europea;
  • sviluppare la creatività e favorire la partecipazione attraverso una didattica attiva e laboratoriale;
  • migliorare l’apprendimento dei contenuti disciplinari anche attraverso l’uso delle TIC;
  • favorire l’apprendimento cooperativo e sviluppare le competenze sociali e comunicative;
  • apprendere la L2 in modo contestualizzato;
  • stimolare la motivazione e l’interesse;
  • riflettere sui temi dell’Educazione alla cittadinanza: i valori della democrazia, la sostenibilità ambientale e l’Agenda 2030, la cittadinanza digitale.

Il progetto é iniziato a novembre ed é terminato a giugno. Il programma aveva una scansione mensile con attività legate ogni mese ad una diversa disciplina.

Metodologia didattica

La maggior parte delle attività sono state svolte con una metodologia laboratoriale, attiva, motivante che ha reso ogni alunno protagonista del proprio processo di apprendimento.

Si è favorito il cooperative learning, il lavoro di gruppo o a coppie e anche il lavoro collettivo ove possibile , permettendo anche agli alunni con sostegno di partecipare sentendosi sempre inclusi, integrati e adeguati alle richieste.

Molte attività sono state realizzate in situazioni di apprendimento informale che ha lasciato i bambini liberi di esprimersi senza l’ansia da prestazione. I compiti del progetto hanno permesso agli alunni di attivarsi senza paura, prevedendo laboratori pratici che hanno favorito il coinvolgimento dei bambini con difficoltà di apprendimento. E’ stata adottata anche la metodologia CLIL durante i meeting online, lo scambio di lettere cartacee o virtuali.

Risultati e valutazione

L’impatto del progetto sulla didattica e quindi sugli studenti è stato molto rilevante. La durata temporale e la forte integrazione curriculare delle attività progettuali hanno permesso di raggiungere gli obiettivi previsti anche grazie al continuo scambio comunicativo con i partner e alla loro efficace e fattiva collaborazione.

Non meno importante la collaborazione del personale scolastico, dei colleghi non direttamente coinvolti, ma soprattutto delle famiglie che sono state particolarmente sensibili e pronte a venire incontro ad ogni richiesta ed esigenza didattica.

La valutazione é stata sia in itinere che finale ed ha riguardato sia il team docente sia gli alunni. I docenti hanno espresso un giudizio valutativo finale nel forum del progetto e compilato un questionario online che ha raccolto dati quantitativi, gli alunni invece hanno scritto quali sono state le loro attività preferite che hanno svolto dandone una motivazione e ed hanno risposto ad un questionario.

Curiosità e aneddoti

Un episodio particolarmente simpatico accaduto durante il progetto é stato quello di un bambino argentino inserito nella classe a maggio. Aveva molta difficoltà nell’esprimersi, sia per motivi linguistici, ma soprattutto per la timidezza e la vergogna di trovarsi in una situazione scolastica completamente nuova. Durante l’attività che prevedeva l’utilizzo della mani come strumento comunicativo, cosa particolarmente valida soprattutto per noi italiani, il bambino doveva dire “Ma che dici?'” usando il gesto che noi italiani siamo abituati ad associare a questa espressione. Quando é arrivato il suo turno, l’aunno, che fino a quel momento era stato silenzioso e apparentemente distratto, imitò alla perfezione sia il gesto che l’espressione della voce e tutti gli altri compagni di classe sono scoppiati a ridere per la sua simpatia. Per la prima volta il bambino si é sentito apprezzato dalla classe.

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Video e materiali multimediali (link esterni)


Pubblicato il : 20/02/2024
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We are all connected

We are all connected è un progetto di scrittura creativa e collaborativa, gli alunni sono stati impegnati nella produzione di racconti in cui i protagonisti sono delle celebrità del passato che, viaggiando nel tempo, si ritrovano nel presente e constatano che il mondo è in pericolo. Attraverso i racconti gli alunni, collaborando con i partners stranieri, hanno indagato le proprie radici culturali, le differenze tra il passato e il presente, e hanno ricercato soluzioni per le future generazioni. Gli studenti hanno svolto un ruolo attivo in questo percorso formativo e, attraverso le numerosissime occasioni di lavoro previste dal progetto, hanno messo in moto il loro pensiero critico, migliorato le loro competenze linguistiche e digitali, oltre che la loro creatività. 

 

Obiettivi e attività

Il progetto ha avuto come obiettivo principale quello di sviluppare il pensiero critico e creativo degli studenti coinvolti e di migliorare le loro competenze comunicative, sociali e digitali.

Innanzitutto, c’è stata una proficua collaborazione con i docenti partner che ha permesso di condividere idee e scelte delineando un piano di lavoro puntuale per ogni fase progettuale. Il cooperative learning e una didattica laboratoriale sono state le metodologie più utilizzate per sviluppare le attività che hanno permesso agli studenti di fare amicizia, diventare utenti responsabili del web e apprendere le strategie per scrivere un racconto. Gli alunni sono stati i protagonisti in tutto il percorso scegliendo loro stessi le celebrità del passato e le problematiche dei racconti. Inoltre, hanno collaborato in quattro squadre internazionali ognuna delle quali aveva un compito che variava in modo ciclico in ogni racconto, permettendo così di farli impegnare in attività diverse:

  • TEAM 1: scrittura collaborativa del racconto;
  • TEAM 2: produzione di pre-reading activities e illustrazioni;
  • TEAM 3: Produzione di post reading activities;
  • TEAM 4: lettura drammatizzata e realizzazione ebook

Metodologia didattica

Dati i diversi modi, stili e tempi di apprendimento di ogni studente, sono state utilizzato diverse metodologie:

  • metodologia CLIL e visible thinking routine per stimolare la discussione degli argomenti da affrontare nelle storie
  • cooperative learning e lavori di gruppo per la realizzazione della maggior parte delle attività. I ragazzi hanno lavorato in gruppi nazionali e con la didattica laboratoriale per realizzare video e poster, scrivere il factifile della celebrità del partner, prendere una decisione comune sulle regole da caricare nella Netiquette condivisa, suggerire i titoli delle storie. Hanno lavorato in team internazionali per creare l’ebook dei racconti: collaborando alla scrittura dei racconti, all’illustrazione e alla registrazione della lettura drammatizzata degli stessi e alla creazione di attività di pre e post reading, e infine al caricamento dei materiali sull’ebook.
  • lavoro individuale e autonomo degli alunni, a casa e a scuola, per realizzare i loghi, i loro avatar, le presentazioni personali, per dare il proprio contributo alla presentazione condivisa sulle abitudini digitali, per condividere le proprie aspettative sul progetto, per suggerire un hashtag del progetto.

Risultati e valutazione

Il progetto ha avuto un impatto straordinario sugli alunni e sulla professionalità dei docenti coinvolti. In particolare si è riscontrato un ampliamento degli orizzonti culturali di tutti i partecipanti e il miglioramento evidente della motivazione degli studenti, delle loro capacità di lavoro di squadra, delle loro competenze linguistiche e delle loro abilità sociali. Un impatto c’è stato anche sulla scuola dato che le attività progettuali hanno avuto grande visibilità nei rispettivi istituti partner.

La valutazione è avvenuta attraverso un monitoraggio in itinere del coinvolgimento attivo degli alunni nelle varie attività e di tutti i feedback forniti durante le chat e le videoconferenze. Inoltre, è stato somministrato un sondaggio iniziale e intermedio i cui risultati hanno permesso ai docenti di modificare le loro strategie di insegnamento e modellare la pianificazione delle attività a seconda delle esigenze che emergevano.

Prodotto finale della collaborazione:

>> E-BOOK collaborativo

Curiosità e aneddoti

Nel secondo racconto le sei celebrità del passato si recano da Greta Thumberg a bordo di un’auto con i pannelli solari progettata da Leonardo Da Vinci per affrontare il problema dei cambiamenti climatici.
Una studentessa della Romania si è talmente appassionata al racconto che ha voluto ricreare un modellino in 3D dell’auto progettata da Leonardo Da Vinci. Il suo modellino di auto ricordava il design delle auto Citroen, particolare molto apprezzato dai partner francesi che, in segno di ringraziamento, hanno spedito alla ragazza della Romania una lettera e una macchinina giocattolo proprio della Citroen.

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Video e materiali multimediali (link esterni)


Pubblicato il : 13/02/2024
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If you come to Earth

Il progetto nasce dall’albo illustrato “If you come to Earth” di S. Blackall, in cui un bambino scrive una lettera a un alieno per raccontare le particolarità dell’ambiente e la varietà di abitanti e culture del pianeta Terra. A partire dall’albo, è stato creato un personaggio alieno (pupazzo extra-terreste visitatore, virtuale e reale) a cui gli alunni delle cinque scuole coinvolte hanno spiegato le differenze della natura, delle stagioni, delle culture e delle lingue del nostro pianeta partendo dall’osservazione della propria realtà tramite uno scambio di lettere.

Obiettivi e attività

Gli aspetti chiave che hanno contribuito alla realizzazione del progetto sono stati la flessibilità e la collaborazione con i partner: ognuno ha avuto il suo ruolo ma il progetto si è caratterizzato per uno scambio reciproco costante dove tutti hanno portato il proprio dal contributo e le proprie idee. Le attività sono state sviluppate durante tutto l’anno scolastico e hanno affrontato tre temi principali: la diversità tra i partner di progetti (i bambini coinvolti, le scuole, i paesi), la diversità nella cultura (le lingue, gli alfabeti, le ricette, le case, ecc.) e la diversità nella natura dei vari paesi. Il TwinSpace, aula virtuale del progetto, è ricco di materiali; ogni mese i bambini sono stati impegnati in attività semplici ma efficaci che hanno permesso di fare conoscenza del “diverso” da loro e dal loro mondo. Gli argomenti proposti sono stati modulati sull’età e le competenze dei bambini coinvolti, che hanno lavorato sia individualmente che in coppia e in gruppo, anche con i compagni delle scuole partner. Il prodotto finale è stato creato raccogliendo tutte le attività realizzate nel corso dell’anno.

Metodologia didattica

Le attività del progetto sono state svolte secondo la metodologia del Learning by doing, l’apprendimento per scoperta e tramite lavori di gruppo. Si è inoltre utilizzata la “Didattica per scenari”, focalizzandosi su giornate speciali (Giornata dei Calzini spaiati, Giornata della Gentilezza). La fase di introduzione del progetto, con la presentazione dei paesi partner, è stata incentrata su attività pratiche di orientamento sulla mappa dell’Europa e organizzata all’interno della EuCodeWeek.

Risultati e valutazione

Per quanto riguarda la valutazione: il progetto è stato integrato nell’attività curricolare, pertanto le attività e i suoi risultati sono state oggetto di osservazioni e valutazioni in itinere da parte del team docente. I bambini hanno partecipato con entusiasmo crescente, culminato con la visita della mascotte del progetto e sono stati molto attivi nella preparazione dei materiali su luoghi e tradizioni che avrebbero arricchito il loro diario di viaggio. Per le attività di autovalutazione finale è stato creato un breve questionario strutturato per i bambini più grandi, mentre i bambini più piccoli hanno espresso il loro gradimento tramite le emoticon.
La disseminazione dei risultati è avvenuta tramite una condivisione delle attività con le famiglie che sono state coinvolte per l’organizzazione di materiali da casa, l’invio di foto e della documentazione prodotta. Il progetto ha avuto adeguata visibilità anche sul sito della scuola.

>>Racconto del progetto: video

>>Attività progettuali durante EuCode week 2021: video youtube

>>Attività Giornata della gentilezza legate al progetto ICS 4 di Quartu Sant’Elena (CA): video youtube

>>Attività Natalizie legate al progetto ICS 4 di Quartu Sant’Elena (CA): video youtube

Curiosità e aneddoti

Silvia De Piero: Il rapporto con le partner era già consolidato da diversi anni e ormai va oltre la collaborazione professionale, è diventata un’amicizia. Anche Grefrit Pol, il simpatico alieno, è diventato un amico e i bambini continuano a disegnarlo e a scrivergli lettere. Il progetto ha contribuito a creare un clima di unione tra gli alunni e le esperienze e gli amici delle scuole partner hanno contribuito a creare il “lessico familiare” della nostra classe.

Michela Pinna: Tutto è iniziato nel 2015 con una formazione eTwinning ad Atene dove ho conosciuto Silvia de Piero e la collega partner francese Anne Porquier, in seguito a quell’evento siamo sempre rimaste in contatto ma solo in questo anno scolastico è stato possibile realizzare un progetto che riguardasse argomenti di comune interesse. Sono particolarmente orgogliosa del fatto che il preziosissimo valore aggiunto della nostra amicizia abbia certamente contribuito non poco agli apprezzabili risultati ottenuti dal progetto. Gli alunni spesso chiedono: “Maestra, quando organizziamo la prossima video-chiamata? Con eTwinning viaggiamo anche se siamo in classe!

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Pubblicato il : 14/07/2023
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Volunteers’Challenges#SkillsLabs

“Volunteers’ Challenges#SkillsLabs ” è un progetto che ha visto una collaborazione costante e attiva tra tre classi quarte della scuola primaria italiana coinvolta e gli studenti di altri istituti greci e spagnoli, con l’obiettivo di sviluppare le competenze sociali e civiche degli studenti attraverso un’avventura costituita da sfide ambientali, culturali e sociali. Nel progetto gli studenti hanno assunto diversi ruoli: storici, biografi, linguisti, giornalisti, arrivando alla conoscenza del volontariato sotto vari aspetti. Attraverso letture, visioni di film e percorsi mirati, hanno esplorato le loro emozioni e si sono riconosciuti in quelle degli altri. Nei ruoli assunti hanno svolto molte attività mirate alla salvaguardia dell’ambiente, alla cura delle persone, degli animali e del patrimonio culturale.

Obiettivi e attività

Il progetto si è proposto il perseguimento dei seguenti obiettivi:

  • usare la lingua inglese come uno strumento per comunicare;
  • sviluppare maggiore sicurezza e consapevolezza nell’utilizzo della L2;
  • conoscere studenti di altri paesi e interagire con loro;
  • riflettere sul significato di volontariato;
  • formare gli studenti ai valori del dono, della gratuità e della condivisione;
  • acquisire una mentalità democratica per raggiungere, nel rispetto delle differenze, una sostanziale uguaglianza culturale, sociale ed economica;
  • favorire la partecipazione alla comunità locale anche attraverso l’adesione a forme di associazionismo;
  • utilizzare le TIC per creare prodotti e per comunicare;
  • valorizzare le potenzialità di ciascun alunno;
  • sviluppare la creatività e l’iniziativa personale.

Per il raggiungimento dei risultati e l’implementazione del progetto sono state realizzate diverse attività, che hanno scandito le varie fasi del progetto: presentazione di se stessi con un avatar, chat nel forum del Twinspace, creazione del logo, interviste ai volontari, creazione di un ebook multilingue del volontariato, giochi, padlet dei giornalisti e delle idee, jamboard dei volontari.

Metodologia didattica

Per la realizzazione delle diverse attività sono state adottate metodologie innovative collaborative, in particolare: brainstorming, flipped classroom, cooperative learning, peer to peer, tutoring.

Risultati e valutazione

Il progetto ha consentito di raggiungere i risultati proposti, in particolare lo sviluppo della creatività e lo spirito di iniziativa, l’aumento della motivazione ad apprendere, una migliore conoscenza e utilizzo della lingua inglese in contesti reali, la promozione del pensiero critico.
Inoltre, il progetto ha avuto un impatto educativo molto importante sugli alunni e sulle loro famiglie anche in relazione ai temi affrontati. Per la valutazione sono stati utilizzati sondaggi rivolti sia agli alunni che ai genitori al fine di valutarne l’effetto e la ricaduta.

>> Sintesi delle attività e dei risultati del progetto: ebook

>> Questionario di valutazione sulle attività progettuali rivolto alle famiglie degli studenti

Curiosità e aneddoti

Mi piace ricordare alcune frasi dei bambini:
“Maestra, quando facciamo eTwinning mi sembra di essere grande”
“Ma se la scuola chiude per il Covid continueremo a lavorare al progetto anche in DAD?”
“Maestra, io domani sono assente, puoi rimandare il lavoro che dobbiamo fare con eTwinning a dopodomani quando ci sarò anche io?

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FRANKestein

Fin dai tempi antichi l’essere umano ha avuto paura di ciò che non conosce e di ciò che non si può spiegare. Dragoni, chimere, mostri marini, bestie e creature varie hanno convissuto nella mitologia, nella letteratura e nell’immaginario popolare in qualsiasi cultura umana. Il progetto ha voluto studiare il significato delle creature mitologiche nelle diverse epoche e come vengono spiegati oggi con pensiero critico e alla luce delle scoperte scientifiche. Il filo conduttore e figura centrale delle attività è stato il personaggio letterario Frankestein e l’impatto che ha avuto nella cultura moderna, questo ha aiutato i ragazzi a capire che ciò che non si conosce può essere studiato, analizzato e messo in discussione, limitando del tutto o in parte gli effetti di diffidenza, paura e timore tipici di una scarsa o errata informazione e conoscenza.

Obiettivi e attività

Il progetto si è proposto di perseguire i seguenti obiettivi:

  • Collaborare con i partner e stimolare la creatività degli alunni coinvolti
  • Promuovere l’uso comunicativo della lingua spagnola 
  • Migliorare le competenze digitali dei ragazzi attraverso un uso consapevole degli strumenti digitali  
  • Imparare a rispettare la Netiquette e le regole di sicurezza in internet
  • Imparare a lavorare in team 
  • Sviluppare competenza sociale e cittadinanza per comprendere la realtà in cui si convive 
  • Sviluppare spirito di iniziativa  
  • Avere atteggiamento di apertura e di  rispetto nelle diverse manifestazioni culturali e artistiche  e culturali 
  • Promuovere la competenza scientifica e l’uso delle conoscenze scientifiche per ampliare le proprie esperienze di vita
  • Sviluppare il pensiero critico e imparare ad analizzare e valutare
  • Imparare ad imparare, anche in termini di lifelong learning activity.

Metodologia didattica

Sono state realizzate molte attività diverse: composizione di gruppi misti ovvero con ragazzi appartenenti alle diverse scuole partner (ogni gruppo si aveva il nome di mostro diverso e portava avanti le attività); conduzione di ricerche nella letteratura classica; creazione di un museo virtuale; realizzazione di un booktrailer sull’opera classica e la ‘novela’ giovanile “Efecto Frankenstein”; organizzazione di un dibattito finale. Per realizzare le diverse attività sono state impiegate varie metodologie didattiche:  

  • Cooperative learning
  • Peer to peer
  • CLIL
  • Lavoro di gruppo
  • Uso del forum
  • Debate
  • Quizziz
  • Concorso di Idee

Risultati e valutazione

Gli studenti hanno usato la lingua spagnola come lingua veicolare in situazioni reali di scambio e questo ha permesso loro di ampliare il proprio vocabolario specifico delle discipline coinvolte (come scienze, arte e letteratura).  Le varie attività hanno richiesto agli studenti di usare vari strumenti digitali migliorando le proprie competenze digitali e hanno anche imparato a lavorare a distanza. Uno dei risultati più significativi è stata l’accresciuta motivazione dei ragazzi, che con entusiasmo si sono impegnati per realizzare i risultati prefissati.

>> eBook contente il “Bestiario” realizzato in gruppi di nazionalità mista usando Calameo

>> Video finale di sintesi delle attività del progetto – Youtube

Curiosità e aneddoti

La sfida più bella per i ragazzi è stata affrontare il dibattito finale da eseguire in gruppi misti anche se li preoccupava molto perché il dibattito si sarebbe tenuto nella madrelingua dei partner spagnoli. Una ragazza commentando l’attività da realizzare disse alle sue insegnanti: “… ma Prof. noi non ce la facciamo, loro (e intendeva i suoi compagni spagnoli) parlano la loro lingua, noi COME FACCIAMO?”. La prima cosa che i docenti le dissero per incoraggiarla fu: “pensa in maniera semplice, raccogli le idee un attimo e lasciati andare”.  Ebbene…nel questionario di valutazione del progetto molti ragazzi hanno indicato proprio il dibattito come l’attività più soddisfacente e gratificante.  

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Pubblicato il : 05/04/2023