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EduCare al cambiamento

“EduCARE al cambiamento” è un progetto dedicato all’apprendimento dello spagnolo e dell’inglese, che ha mirato a produrre a un cambiamento completo nell’educazione degli studenti. Il progetto ha sfidato gli studenti a rivedere i loro metodi di apprendimento e collaborazione, promuovendo un cambiamento personale e verso gli altri. Le attività progettuali hanno enfatizzato la gestione emotiva, la comprensione critica del mondo e l’uso responsabile della rete. Inoltre, le attività hanno incentivato un approccio innovativo al mondo del lavoro e promosso l’adozione di tecnologie emergenti e sensibilizzato gli studenti verso uno stile di vita sostenibile, allineato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Obiettivi e attività

Gli obiettivi principali del progetto sono stati: 

  • Obiettivi educativi: sensibilizzazione su Obiettivi Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030).
  • Gestione Emozioni: riconoscere, gestire e accettare le proprie emozioni.
  • Ambiente lavorativo positivo: teamwork, sviluppare empatia, promuovere l’inclusività.
  • Sviluppo Soft Skills: spirito critico, problem solving, riconoscere le fake news.
  • Competenze Digitali (DigComp 2.2): alfabetizzazione e saper usare i dati, comunicazione online, sicurezza digitale.

Il progetto è stato articolato in vari momenti che hanno permesso uno sviluppo lineare delle varie attività, in particolare è stata molto importante la pianificazione e il coordinamento con i docenti partner, qui di seguito le azioni più significative:

1. Nella fase iniziale c’è stato lo sviluppo dell’idea e la definizione dello scopo finale del progetto, sono stati contatti i partner e con loro sono stati programmati i primi incontri online per condividere idee.

2. Successivamente è stata progettato come organizzare la documentazione sulla piattaforma, la definizione dei ruoli dei partner e scelta delle attività e metodologie.

3. Inoltre, è stato stabilito un calendario delle attività in collaborazione con i partner, dove si tiene in considerazione le particolarità di ogni scuola e paese (orari, programmazione curricolare, tipologia delle classi, attrezzature, tecnologie disponibili, ecc.).

4. Infine sono stati definiti nel dettaglio gli incontri tra studenti e come condividere esperienze, opinioni.

>>Il calendario degli incontri tra alunni

>>Pianificazione attività

>>La creazione del logo con Digipad

>>Attività per la giornata internazionale della donna

Metodologia didattica

Il progetto ha adottato metodologie pedagogiche centrate sugli studenti, sono state messe in pratica metodologie innovative, migliorando la motivazione e la competenza linguistica degli studenti:

  • Apprendimento cooperativo, flipped classroom, problem solving e project based learning,
  • Apprendimento linguistico incentrato sull’azione, interazione in lingua straniera in contesti reali, promuovendo autonomia e indipendenza, senza intervento docente.
  • Studenti protagonisti del proprio percorso formativo.
  • Innovazione e creatività: utilizzo di tecnologie avanzate per vari metodi didattici.
  • Apprendimento di nuove competenze digitali, rafforzando sicurezza, consapevolezza, creatività e cooperazione degli studenti.

Risultati e valutazione

Alla fine dell’anno scolastico le attività di valutazione (abbiamo raccolto un feedback degli studenti e dei docenti tramite questionari) hanno evidenziato come gli obiettivi iniziali del progetto sono stati raggiunti con successo. E’ stata senz’altro un’esperienza arricchente grazie alla collaborazione con studenti internazionali, che ha rafforzato l’autostima e la consapevolezza degli studenti nonché le loro competenze. La valutazione ha tenuto conto della partecipazione e la realizzazione delle attività. Il progetto è stato integrato completamente nella programmazione curricolare e ha contribuito alla valutazione formativa della materia.

>>Prodotto finale sull’attività dedicata ai cibi nazionali

>>I pensieri degli studenti per i loro amici turchi terremotati

>>Video di diffusione delle attività progettuali

>>La realizzazione del video per la vincita del Premio nazionale 2023

Curiosità e aneddoti

Ci sono stati vari i momenti significativi e emozionanti:

  • Per una delle attività gli alunni avevano creato un cartellone dove attaccare con dei post-it le loro idee. Dopo qualche giorno alcuni bigliettini si erano staccati e caduti per terra, allora i ragazzi, di propria iniziativa, hanno deciso di trascrivere direttamente le frasi con il pennarello dicendo “Professoressa non vogliamo che la nostra opinione si perda”.
  • Uno dei partner del progetto inizialmente era una scuola di Turchia, abbiamo iniziato a lavorare insieme fino al tragico terremoto avvenuto in Turchia e Siria. Purtroppo la zona dove si trovava la scuola era stata colpita e i nostri colleghi turchi non hanno potuto partecipare più al progetto. Gli alunni delle altre scuole quando hanno saputo dell’accaduto hanno proposto di creare un muro mediante l’APP Digipad dove ognuno poteva lasciare ai compagni turchi un pensiero, un messaggio come un abbraccio a distanza. Gli alunni hanno partecipato numerosi e questo gesto ci ha emozionato molto. I partner turchi sono rimasti impressionati dai messaggi di affetto ricevuti da tutti i partner del progetto.
  • Quando abbiamo comunicato ai nostri alunni che il progetto “Educa al Cambio” era stato premiato loro sono rimasti sorpresi ma soprattutto alcuni di loro molti erano increduli. Non si aspettavano di vincere un premio, non pensavano che il loro lavoro potesse meritare un riconoscimento così importante. Più tardi durante la registrazione del video di presentazione della scuola gli studenti hanno potuto esprimere le loro riflessioni riguardo la loro esperienza del progetto eTwinning: “All’inizio non pensavamo di essere in grado di fare le attività che ci proponeva l’insegnante, invece poi abbiamo visto che abbiamo siamo riusciti a creare cose che non ci aspettavamo.”

 

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Pubblicato il : 20/02/2025
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E.Y.E.S. on Democracy (Engaged Young European Students)

Il progetto E.Y.E.S. on Democracy (Engaged Young European Students) è il frutto di una collaborazione significativa tra due istituzioni scolastiche che svolgono il ruolo di Ambasciatrici del Parlamento Europeo (EPAS). Il nucleo del progetto è costituito dalla riflessione degli studenti sui valori fondamentali europei presentati come una responsabilità condivisa. Studenti italiani e spagnoli hanno lavorato in gruppi internazionali discutendo sui vari temi in incontri online, forum, creando materiali e podcast e votando il miglior tipo di governo in un webinar finale.

Obiettivi e attività

Il progetto E.Y.E.S. on Democracy ha permesso di sviluppare una consapevolezza critica dei valori democratici e della cittadinanza attiva tra gli studenti. La collaborazione fra le due scuole partner EPAS (European Parliament Ambassadors) ha garantito una sinergia efficace nella realizzazione del progetto caratterizzato da attività coinvolgenti. Le attività si sono articolate in modo tale da mettere al centro gli studenti rendendoli consapevoli e protagonisti di ogni fase progettuale: 

  • Attività “icebreaking” che hanno permesso agli studenti di trovare un terreno comune con i loro compagni aiutandoli a costruire una comunità.
  • Discussione relativa agli stereotipi che sono ancora presenti nella percezione pubblica delle diverse identità europee al fine di contrastarli per prevenire la formazione di pregiudizi. 
  • Analisi e riflessioni sulla concretizzazione di una coscienza europea effettiva. 
  • Attività in team transnazionali (6-8 studenti per ruppo): campagna di sensibilizzazione per celebrare il Giorno della Memoria e creazione di un prodotto finale; co-creazione di una forma di governo equa, inclusiva e democratica; webinar finale e votazioni del miglior tipo di forma di governo.

Metodologia didattica

Il progetto ha adottato metodologie didattiche centrate sullo studente, finalizzate a sviluppare le 4C (comunicazione, collaborazione, pensiero critico e creatività) attraverso approcci interattivi e partecipativi. Le metodologie chiave implementate sono: 

  • Cooperative learning: lavorare online in gruppi internazionali ha permesso agli studenti di collaborare attivamente nella ricerca, nell’organizzazione e nella presentazione delle informazioni. Questa metodologia ha potenziato le competenze collaborative e la comprensione interculturale. 
  • Inquiry-based learning: questo approccio ha guidato gli studenti nella ricerca attiva di informazioni sulla democrazia “sana”, ha stimolato la curiosità, l’autonomia nell’apprendimento e lo sviluppo delle capacità di ricerca. 
  • Project-based learning: gli studenti hanno lavorato in gruppi transnazionali collaborativi in cui hanno appreso a condividere responsabilità nella realizzazione dei task, hanno applicato conoscenze provenienti da più discipline e hanno affrontato problemi del mondo reale. 
  • Debate e discussione: gli studenti sono stati coinvolti in dibattiti e discussioni che hanno favorito il pensiero critico, la comunicazione efficace e la capacità di esprimere e difendere le proprie opinioni. Inoltre, gli studenti hanno fornito feedback e critica costruttiva ai loro colleghi nelle attività di gruppo internazionali; ciò ha sviluppato le competenze di valutazione e la capacità di dare e ricevere critiche in modo costruttivo. 

Risultati e valutazione

I risultati del progetto sono stati significativi sotto diversi aspetti, contribuendo sia al processo di insegnamento che a quello di apprendimento. Per gli studenti: la partecipazione attiva, soprattutto alle attività di dibattito, ha portato a un notevole miglioramento delle competenze linguistiche; la cooperazione con la scuola EPAS spagnola ha favorito lo sviluppo delle competenze collaborative e ha ampliato la comprensione interculturale; in particolare la ricerca guidata ha potenziato il pensiero critico, gli studenti hanno imparato ad analizzare in modo approfondito le informazioni e a formulare argomentazioni ben fondate; inoltre gli studenti hanno dimostrato abilità creative e capacità di risolvere problemi in modo innovativo. 

Per il docente e la scuola: la collaborazione in eTwinning ha portato all’accesso a una varietà di risorse educative e ha contribuito all’innovazione didattica attraverso l’integrazione di nuove metodologie e l’uso efficace delle tecnologie.

>>Sito web per la disseminazione delle attività progettuali

Curiosità e aneddoti

Durante il progetto E.Y.E.S. on Democracy , un ragazzo la cui famiglia è originaria di un paese caratterizzato da una forte censura governativa ha raccontato come, attraverso il progetto, abbia sperimentato per la prima volta l’apertura a diverse prospettive e il dialogo democratico; “Qui imparo a far sentire la mia voce, qualcosa che non avrei potuto fare nel mio paese d’origine”. La sua osservazione ha evidenziato il potere trasformativo di questo progetto nel fornire a lui e agli altri studenti un ambiente in cui esprimere le proprie opinioni e sperimentare i principi democratici. Gli studenti hanno così compreso l’importanza di inserire i progetti eTwinning nel curricolo scolastico di Educazione Civica perché hanno riconosciuto che in questo modo vengono fornite loro le basi necessarie per diventare cittadini attivi, responsabili e informati, senza i quali non sarebbe possibile il mantenimento e il progresso di società democratiche e inclusive. 

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Make it a better place

Make it a better place, il titolo del progetto, riassume efficacemente l’intento del progetto che con le sue attività ha stimolato gli studenti a fare piccole azioni quotidiane per rendere il mondo un posto migliore. Gli aspetti che sono stati presi in considerazione sono stati la sostenibilità ambientale, l’inclusione, la tolleranza, i pericoli dei social network, l’uguaglianza di genere. I ragazzi sono stati impegnati in tante attività come il calcolo delle impronte e la realizzazione di cartoline di San Valentino ecologiche, ricerche, discussioni su articoli di giornale, interviste sull’inclusione realizzate in gruppi internazionali.

Obiettivi e attività

La collaborazione con i partner stranieri ha ampliato la visione del mondo e ha permesso di far entrare in classe realtà diverse che hanno richiesto ai ragazzi maggiore apertura mentale e la presa di coscienza che ci possono essere molti modi di affrontare i problemi. Le attività sono state organizzate secondo una scansione mensile ben definita:

  • MESE 1- SETTEMBRE: profili degli alunni, riflessione su cosa significa sostenibile, le scuole trovano informazioni sui partner stranieri e caricano una presentazione.
  • MESE 2 – OTTOBRE: La scuola dei miei sogni, inclusiva e sostenibile, scrittura di saggi. (Votazione per i migliori 5 saggi. Presentazioni in team internazionali dalle idee dei migliori saggi). Video “Be a bucket filler”. Come ho riempito il secchio oggi?
  • MESE 3 – NOVEMBRE: Come fare in modo che la società si preoccupi del nostro futuro (ambiente, economia, equità), uso del forum. Compiti per gli alunni: calcola la tua impronta di carbonio carica i risultati, realizza un video dalle idee dei team internazionali (il video verrà trasmesso a scuola o presentato in altri modi).
  • MESE 4 – DICEMBRE: possibili azioni da fare durante il periodo natalizio (Riutilizzare, Riciclare, Ridurre); ogni studente scrive un diario con le immagini per questo periodo; canzone “Heal the world”, ogni studente analizza il testo, sceglie un verso preferito e lo commenta in un forum; Chat video (discussione sul progetto, tempo libero, social network e musica).
  • MESE 5 – GENNAIO: inclusione (immigrati, parità di genere, omofobia); i team internazionali creano domande per un’intervista; interviste e video riassuntivi; lettura di un articolo “Am I normal?” commento in un forum; riflessione sulla discriminazione.
  • MESE 6 – FEBBRAIO: “eSafety day”; lista collaborativa internazionale di Netiquette; quiz sulla sicurezza in Internet; campagna sulla sicurezza sui social network; cartoline di San Valentino sostenibili ai partner online.
  • MESE 7 – MARZO: ricerca sulle scuole partner; sondaggio sulla sostenibilità (team internazionali); risposte e analisi dei risultati; proposte di possibili soluzioni; cartolina alla tua donna famosa preferita del passato o del presente; video chat.
  • MESE 8 – APRILE: ricerca organizzazioni/scuole sostenibili nel proprio paese; presentazione ai partner; creazione di  Kahoot; giocare insieme; quiz sul cambiamento climatico; cartoline per la giornata della Terra.
  • MESE 9 – MAGGIO: valutazione del progetto; prodotto finale: sito collaborativo; diffusione.

Metodologia didattica

Il project-based learning and il cooperative learning sono state le metodologie grazie alle quali sono state realizzate tutte le attività e i prodotti del progetto. Durante i primi mesi del progetto gli studenti hanno ricevuto i materiali e le indicazioni e hanno lavorato da casa, partendo da uno stimolo: video, articolo, sito o altro sono stati sollecitati ad analizzare l’argomento che poi hanno riportato in classe ed hanno collaborato a distanza, in coppia o in piccoli gruppi. Il prodotto finale di ogni fase è stato caricato nel TwinSpace di progetto, condiviso e commentato con la classe. Nel secondo quadrimestre, in uno spazio scolastico dedicato, gruppi di sezioni diverse della stessa classe hanno collaborato durante le ore di lezione, ognuno ha contribuito mettendo in gioco le proprie competenze, con le abilità specifiche, seguendo i propri ritmi di lavoro.

Risultati e valutazione

Durante le attività progettuali il confronto e l’autovalutazione sono stati costanti, rapportarsi ad altri pari ha consentito agli alunni di condividere e valorizzare le proprie peculiarità. Gli elaborati ricevuti dai partner sono stati fonte di confronto sia linguistico che nei contenuti. Inoltre la tempistica del progetto ha messo gli studenti nella condizione di dover rispettare tempi e modalità, in questo modo si sono responsabilizzati e hanno acquistato autonomia. Tutte le fasi del progetto sono state valutate dagli studenti e dai docenti, con questionari periodici e sommativi, i cui risultati hanno permesso di migliorare i processi e di valutare l’impatto dei risultati finali sulla crescita personale di ciascuno. Anche per i docenti coinvolti, la partecipazione al progetto ha costituto una fonte di aggiornamento ispirazione costante.

Curiosità e aneddoti

L’aspetto che tutti i ragazzi hanno citato nei questionari di valutazione finale è che hanno apprezzato l’aiuto che si sono dati reciprocamente nel lavoro. Il progetto ha permesso loro di toccare con mano il valore e l’importanza dell’aiuto reciproco e del lavorare insieme.

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Pubblicato il : 07/02/2025
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The “DISCONNECT – Dive Into Social Communities Or Networks Navigating Everyday Completely Truthfully”

Il progetto ha coinvolto ragazzi italiani di 14-15 anni e studenti di altre quattro scuole europee al fine di migliorare le loro competenze in “Media Literacy“, rendendoli consapevoli delle potenzialità e dei pericoli degli strumenti multimediali. Le attività progettuali hanno stimolato la loro capacità di collaborare con studenti coetanei stranieri e anche di essere “tutor” dei loro compagni lavorando in modalità peer-to-peer con i compagni meno esperti.

Obiettivi e attività

Il progetto ha avuto tra i suoi obiettivi principali: 1. miglioramento delle competenze linguistiche degli studenti 2. progresso delle loro capacità sociali e di mediazione, grazie al lavoro in gruppi nazionali e internazionali 3. autoriflessione sul loro processo di apprendimento e sviluppo del pensiero critico 4. acquisizione/miglioramento competenze tecnico-informatiche, netiquette e tecniche di lettura e analisi del testo.
Le attività sono state molte e hanno permesso molte interazioni e l’uso diretto da parte degli alunni di vari strumenti digitali:

  • Presentazioni e conoscenza reciproca attraverso l’uso di Padlet (con presentazioni e discussioni/commenti) e Avatar.
  • Presentazione di scuole, città e paesi grazie all’organizzazione di meeting online durante i quali si svolte delle sfide utilizzando Kahoot.
  • Realizzazione dell’attività “La mia vita nelle app”, Twinboard con le loro applicazione preferite e discussione forum.
  • Videoconferenza per tutti i partecipanti (102), brainstorming su mentimeter sull’argomento “pericoli di Internet” e presentazioni degli studenti con il ruolo di tutor.
  • Lettura congiunta del testo The Disconnect e creazione poster vs cybermobbing etc.

Metodologia didattica

Durante l’esperienza progettuale gli studenti hanno potuto per la prima volta partecipare attivamente ad un progetto internazionale e una parte di loro diventare addirittura tutor degli alunni del liceo linguistico e degli alunni delle altre scuola coinvolte, grazie alle loro conoscenze informatiche, approfondite in un precedente progetto eTwinning durante il quale loro stessi erano stati oggetto di tutoraggio da parte di compagni più grandi.
Pertanto il progetto si caratterizza per una chiara innovazione pedagogica grazie alle metodologie CLIL, Flipped Classroom e peer to peer, per un approccio multidisciplinare (tecnico-scientifico e linguistico-umanistico) e per una fattiva collaborazione a distanza mediante l’uso delle TIC.

Risultati e valutazione

Durante il progetto abbiamo lavorato sulle competenze interdisciplinari integrate nel nostro curricolo di Educazione Civica, quindi sono state migliorate le abilità digitali, gli aspetti socioculturali, la cittadinanza attiva, la creatività, partendo da diverse materie integrate nel curricolo scolastico come lingue straniere, informatica, italiano e geografia e storia. Gli esiti sono stati entusiasmanti sia per i ragazzi che per i docenti. Il successo in termini di miglioramento delle competenze degli studenti partecipanti e i riconoscimenti ottenuti hanno avuto un forte impatto nell’ambiente scolastico, sia i docenti sia il Dirigente Scolastico hanno maggiormente compreso la portata didattica e formativa della progettazione internazionale, di conseguenza i progetti internazionali sono stati integrati nella programmazione dell’istituto. Gli studenti in particolare hanno sviluppato pensiero critico, creatività, iniziativa, problem solving, capacità decisionale e gestione costruttiva dei conflitti.

Curiosità e aneddoti

“E’ stato un progetto interessante e utile che ci ha permesso, anche in pieno lockdown, di fare nuove conoscenze, di metterci alla prova con la lingua inglese, di conoscere un esempio di letteratura moderna e di comprendere come navigare in Internet in sicurezza. Inoltre è stato anche un ottimo modo per responsabilizzare gli studenti a lavorare in gruppo”. Giulia C., alunna di 1 T partecipante al progetto.

“è molto stimolante collaborare con coetanei di altri paesi, è stata sicuramente un’esperienza molto arricchente e formativa e il progetto molto utile ed educativo” Ludovica S. di 1G partecipante al progetto.

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Pubblicato il : 24/09/2024
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Among the Stars

Il progetto ha avuto come scopo quello di avvicinare i bambini coinvolti alla scoperta del Sistema Solare e delle sue caratteristiche principali, attraverso un personaggio mediatore, Paxi (la mascotte ufficiale dell’Agenzia Spaziale Europea). Attraverso questo affascinante percorso i bambini hanno incontrato nuovi amici, hanno comunicato, collaborato, creato e scambiato idee. Ogni mese è stato dedicato alla conoscenza di un pianeta del sistema solare.

Obiettivi e attività

Gli obiettivi principali del progetto sono stati: 1. ampliare le conoscenze e sviluppare le competenze dei bambini coinvolti; 2. sfruttare le potenzialità della tecnologia; 3. sviluppare l’immaginazione e la creatività; 4. avvicinare gli studenti alla lingua inglese.

Le attività sono state organizzate a cadenza mensile, c’è stata una grande collaborazione tra i docenti italiani e greci che mensilmente lavorando in team internazionali si sono impegnati a creare materiale relativo all’argomento da trattare (un pianeta del sistema solare): schede didattiche e digitali, giochi online, esperimenti scientifici, attività di robotica e di coding ed un gioco online collaborativo (tris, puzzle, giochi da tavolo, disegni online collaborativi, ecc). Le attività hanno permesso di poter, ad esempio nel mese dedicato alla Terra, organizzare varie azioni collaborative:

  • il libro digitale “Il viaggio di Paxi sulla Terra”
  • il video “Il suono della Terra”
  • la mostra virtuale “La Terra nel museo”
  • il meeting online “I love my planet”

Il progetto si è concluso con una video conferenza in cui i bambini di ogni scuola hanno costruito un “pezzo” del Sistema Solare ed una volta fatto, hanno danzato tutti insieme sulle note della loro canzone “The song of Solar System”. 

Metodologia didattica

Per poter coinvolgere attivamente alunni così piccoli sono stati adottati diverse metodologie didattiche, in primo luogo è stata privilegiata una didattica laboratoriale impegnando i bambini nella realizzazione di manufatti attraverso attività grafico-pittoriche e materiale di recupero. Sono state realizzate anche attività realizzate in piccolo gruppo che hanno quindi favorito il “cooperative learning” e l’apprendimento tra pari.

Risultati e valutazione

I risultati del progetto hanno mostrato come gli obiettivi in termini di miglioramento delle competenze degli alunni siano stati soddisfatti. La valutazione del progetto, è avvenuta in due fasi, all’inizio e alla fine del progetto e ha avuto come target docenti e alunni, ai quali sono stati somministrati due questionari distinti. La valutazione dei bambini ha permesso di misurare come le conoscenze del Sistema Solare e delle sue caratteristiche fosse accresciuta alla fine del progetto rispetto all’inizio, inoltre, i dati relativi ai piccoli studenti raccontano che sia il progetto che la figura di Paxi siano piaciuti moltissimo.

I meeting online internazionali hanno evidenziato una ricaduta positiva per le competenze comunicative in L2 , e relazionali, aprendo alunni a contatti internazionali con coetanei di paesi e culture diversi e inoltre è stata favorita la reale comprensione del concetto di cittadinanza europea attiva. Infine, è emerso dai commenti di valutazione degli alunni coinvolti, che le difficoltà affrontate durante la realizzazione del progetto sono state vissute come esperienze interessanti per poter migliorare in futuri progetti di collaborazione europea.

>>Video di tutte le attività per conoscere il sistema solare
>>La disseminazione del progetto

Curiosità e aneddoti

Il progetto ha ricevuto i complimenti speciali dell’A.S.I (Agenzia Spaziale Italiana), attraverso la manager italiana di ESERO, il principale progetto educativo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) nel campo dell’educazione scolastica primaria e secondaria in Europa, la dott.ssa Camilla Rossi-Linnemann.
Quest’ultima ci ha messo in contatto con il “Museo del Balì” di Fano e la sua direttrice (dott.ssa Francesca Cavallotti) che, con un suo collaboratore (Dott. Giovanni Coltro) è venuta a scuola a fine giugno per rispondere alle tante curiosità dei bambini sul mondo celeste che sono venute fuori durante questo affascinante percorso.

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Pubblicato il : 06/06/2024
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To Read or not to Read

Il progetto “To Read or not to Read” si snoda su tematiche relative ai Global Goals delle Nazioni Unite. Utilizzando la tecnica dei “Six Thinking Hats” gli studenti sono stati divisi in gruppi internazionali e, attraverso l’uso di strumenti collaborativi e meeting online, hanno analizzato i libri letti in classe da diverse prospettive condividendo idee e scambiandosi riflessioni. Il prodotto finale comune è stato la scrittura e l’illustrazione di un e-book ispirato alle attività del progetto.

Obiettivi e attività

Il progetto nasce dall’esigenza di invogliare gli alunni ad appassionarsi alla lettura dei libri. Scopo del progetto è stato quello di far interagire gli studenti il più possibile, di farli riflettere migliorando l’uso della lingua inglese. L’uso di tool come Canva, Jamboard, Google Documents hanno permesso agli studenti di collaborare tra loro in modo fattivo. Usando la tecnica dei “Six Thinking Hats” di Edward De Bono, gli studenti sono stati divisi in gruppi internazionali e hanno analizzato, da diverse prospettive, i libri inseriti nel progetto che erano inerenti a tematiche legate ai Global Goals dell’Agenda 2030. Durante l’anno scolastico i bambini hanno anche scritto e illustrato una storia che si è intrecciata agli argomenti trattati e in conclusione ne è nato un ebook collaborativo. Le frequenti videoconferenze hanno permesso, attraverso giochi, escape room e l’ottenimento di Badge, di verificare l’apprendimento e di consolidare la collaborazione tra gli studenti.

Metodologia didattica

Apprendimento cooperativo, learning by doing, active learning, gamification, team building sono state le principali metodologie usate all’interno del progetto. Noi docenti siamo stati i registi, i facilitatoti del processo di apprendimento. Abbiamo così favorito la scoperta delle tematiche attraverso l’uso dei picture books, la costruzione e la rielaborazione della conoscenza con schede e domande specifiche, il confronto e l’apprendimento tra pari attraverso la costituzione di gruppi transnazionali, lasciando libero approccio alle diverse attività ai nostri alunni. L’utilizzo di tool collaborativi ha accresciuto le competenze delle TIC degli studenti. Attraverso il brainstorming e la gamification gli alunni hanno potuto partecipare attivamente alle diverse fasi del progetto. L’uso della lingua inglese, facilitata dai docenti con degli scaffolding, ha permesso di realizzare dei percorsi di CLIL.

Risultati e valutazione

La nostra è stata prevalentemente una valutazione formativa avvenuta in itinere, durante tutto il progetto. Abbiamo sottoposto alle classi un sondaggio iniziale per comprendere il loro approccio con i libri e i loro gusti letterari. A fine percorso essi hanno valutato la totalità del progetto, riflettendo individualmente sull’esperienza di apprendimento e sulle abilità raggiunte . I risultati sono stati tutti positivi e la maggior parte degli alunni ha apprezzato le sfide durante le videoconferenze. Abbiamo raccolto e commentato le risposte delle famiglie e soprattutto degli studenti in una pubblicazione che ci è servita anche per riflettere sul reale conseguimento delle competenze chiave che ci eravamo prefissate nella programmazione iniziale. Alla domanda finale “To Read or not to Read?” la totalità ha risposto YES ma comprendiamo che per alcuni l’approccio alla lettura è appena iniziato.

Curiosità e aneddoti

“Dopo aver ottenuto il Premio nazionale ho incontrato i miei ex alunni alla scuola secondaria di primo grado per la preparazione del video di divulgazione. Preparando le interviste e chiacchierando insieme a loro mi hanno confidato che, rispetto ai nuovi compagni provenienti da altre scuole, si sono accorti di essere più bravi a lavorare in team e nell’uso della tecnologia, proprio grazie ai lavori svolti durante i progetti eTwinning”.

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Pubblicato il : 08/05/2024
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C.R.E.A.T.E: Collaborate re-adapt, earn experiment, always tangible exciting experiences

L’inclusione, le competenze digitali e di cittadinanza sono stati i temi principali di questo progetto eTwinning che ha anche sviluppato un’interessante riflessione sulla didattica a distanza vissuta nel periodo di emergenza sanitaria. Grazie a un partenariato forte, perché il progetto ha visto la collaborazione di scuole che già avevano in essere un progetto Erasmus+, è stato promosso un approccio creativo e criticamente costruttivo all’apprendimento in presenza e a distanza.

Obiettivi e attività

Lo sviluppo e il sostegno alla creatività e allo spirito critico degli studenti sono stati gli obiettivi principali del progetto, che si sono realizzati attraverso attività ben articolate e li hanno impegnati in azioni di: 1. Analisi: gli studenti hanno analizzato i dati raccolti da un sondaggio che hanno creato sull’esperienza di apprendimento a distanza; 2. Conoscenza: gli studenti hanno appreso fatti importanti su alcune persone di successo con disabilità ; 3. Applicazione: gli studenti hanno applicato una varietà di strumenti digitali per creare contenuti e produrre presentazioni e video 4. Valutazione: gli studenti hanno valutato il loro miglioramento dell’alfabetizzazione digitale e linguistica (autovalutazione).

Le attività hanno messo al centro gli studenti rendendoli responsabili di eseguire compiti e consapevoli della costruzione della propria conoscenza e sono state organizzate in varie fasi:

  • Innanzitutto è stato chiesto agli studenti di individuare fondamentali regole di comportamento per interagire in rete (Padlet).
  • La prima fase il lavoro si è svolta in micro e macro gruppi nazionali per attività di ice-breaking e presentazione di sé stessi attraverso la realizzazione di avatar (Toon Me, Bitmoji alcune delle TIC usate) e l’uso Twin Board e anche per lo scambio di informazioni sulle diverse tradizioni natalizie attraverso (Padlet e Blabberize).
  • Nella seconda fase: gli studenti hanno collaborato in 9 gruppi transnazionali (Wheel decide) svolgendo le analisi di personaggi storici e contemporanei che hanno saputo affrontare. positivamente situazioni di disagio derivanti da disabilità, quindi hanno ricercato, analizzato tratto insegnamento da storie poi presentate in meeting online in macro gruppi (videoediting, google presentation, canva, canale youtube di progetto, forum).
  • Nelle ultime fasi: i ragazzi hanno creato survey per l’autovalutazione, sempre lavorando nei 9 gruppi internazionali e utilizzando varie applicazioni digitali.

Metodologia didattica

L’approccio prevalente è stato quello laboratoriale sia nelle attività svolte in presenza sia in quelle che si sono realizzate a distanza. Gli studenti sono stati impegnati nella produzione di elaborati originali e creativi. Le attività proposte dagli insegnanti sono state ideate tenendo in considerazione le diverse abilità dei ragazzi e il loro potenziale apporto personale nel gruppo, molta attenzione è stata dedicata al valore dell’inclusività e della diversa abilità. La connessione del progetto al progetto Erasmus+, focalizzato sull’individuazione di strumenti utili al supporto di docenti e studenti in condizioni di disagio, quali quelle create dalla pandemia, ha permesso un’integrazione attiva degli studenti, i quali sono stati protagonisti del loro processo di apprendimento. Inoltre, i discenti sono stati coinvolti in un vero percorso proattivo di cittadinanza europea mediante la tecnica del cooperative learning e in esperienze di tutoring. L’avventura eTwinning è stata, per sua natura, un’attività concreta di CLIL. Da fruitori passivi di tecnologie gli alunni si sono progressivamente trasformati in creatori attivi del proprio sapere. La tecnologia ha supportato sempre una metodologia attiva tesa al coinvolgimento diretto di ogni membro, cercando di mettere in luce i talenti personali, qualunque questi fossero, dal disegno a mano libera, alla creazione di presentazioni con voice over, al video editing, al parlare in pubblico.

Risultati e valutazione

I risultati del progetto hanno corrisposto alle aspettative e ai bisogni degli studenti. La valutazione è avvenuta alla fine delle attività attraverso un questionario, diviso in due sezioni, una dedicata ad un generale feedback, la seconda all’auto-valutazione da parte degli studenti. I risultati del questionario hanno confermato quanto riscontrato durante lo svolgimento delle attività, sia per quanto concerne gli aspetti positivi che per le criticità che di volta in volta sono state rilevate e risolte, con ricadute positive in termini di crescita personale, problem-solving, leadership. Gli studenti sono stati supportati dagli insegnanti nelle fasi di gestione del lavoro, in particolare per la tempistica e l’organizzazione degli incontri tra pari nei diversi gruppi internazionali.

I meeting online internazionali hanno evidenziato una ricaduta positiva per le competenze comunicative in L2 , e relazionali, aprendo alunni a contatti internazionali con coetanei di paesi e culture diversi e inoltre è stata favorita la reale comprensione del concetto di cittadinanza europea attiva. Infine, è emerso dai commenti di valutazione degli alunni coinvolti, che le difficoltà affrontate durante la realizzazione del progetto sono state vissute come esperienze interessanti per poter migliorare in futuri progetti di collaborazione europea.

>>Disseminazione del progetto: pagina pubblica del TwinSpace

>>Disseminazione del progetto: sito della scuola

>>Disseminazione del progetto: pagina Instagram della scuola

Curiosità e aneddoti

“E’ stato un momento veramente appagante vedere l’entusiasmo della collega che non aveva mai partecipato ad un progetto eTwinning e che ha portato la nostra esperienza come documento di discussione per il proprio anno di prova. Credo che una simile esperienza rappresenti in pieno il significato del mio ruolo di ambasciatrice.” Emma Giurlani, fondatrice del progetto e Ambasciatrice eTwinning.

“Di questo progetto mi è piaciuta soprattutto la componente umana.” Chiara 2B (16 anni). Si tratta di un’affermazione preziosa considerando la natura digitale e a distanza del progetto.

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Pubblicato il : 28/03/2024
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I’ll tell you a journey

Il progetto ha affrontato il tema del “viaggio” inteso in senso ampio, i giovani alunni coinvolti sono stati accompagnati in una riflessione collettiva, che ha permesso loro di capire che il viaggio può essere ben altro di una semplice vacanza, perché può trattarsi di uno spostamento da un luogo all’altro, intrapreso da singoli o da masse di popolazione dei diversi Paesi del mondo, che sono spinti da motivazioni di urgenza come la necessità di un lavoro, lo scoppio di una guerra, le persecuzioni, le carestie.  Il progetto ha fatto acquisire consapevolezza e sensibilità verso il tema dei flussi migratori e delle diverse ragioni che sottendono alle migrazioni, generando atteggiamenti di solidarietà.   

Obiettivi e attività

Obiettivo principale: sviluppare negli alunni consapevolezza delle diverse ragioni che sottendono ai flussi migratori e promuovere atteggiamenti di solidarietà ed empatia verso chi è in difficoltà.

Il lavoro è stato disegnato per coinvolger gli alunni in attività collaborative e creative, che hanno permesso di pianificare azioni in gruppi di nazionalità mista e la realizzazione di prodotti digitali a più mani su temi condivisi. La procedura di lavoro si è articolate in vari momenti dell’anno scolastico ben pianificati con gli altri istituti partner:

  • Settembre: presentazione alunni, insegnanti, scuole, città e paesi, grazie ad attività di ice-breaking collegate al tema del progetto e realizzazione di una mappa concettuale collaborativa sul significato di viaggio;
  • Ottobre: Evento Code Week 4 All-Creazione di Logo e Poster – Logo e Poster contest- Storytelling e attività correlate;
  • Novembre: Presentazione di viaggi di migrazioni con video-testimonianze – Ricerche sul tema in gruppi di nazionalità mista – Prodotti digitali collaborativi;
  • Dicembre: Giornata internazionale dei migranti – Produzione di slogan -Storia collaborativa;
  • Gennaio: Valutazione e chiusura del progetto.

Metodologia didattica

Il progetto ha stimolato un apprendimento attivo e autonomo attraverso una combinazione di vari metodi pedagogici:

  • Sono stati proposti dei video sul tema a cui sono seguite discussioni in grande gruppo che hanno generato pensiero critico finalizzato a raccogliere e condividere punti di vista, osservazioni e proposte risolutive inerenti ai temi trattati.
  • Apprendimento cooperativo: il lavoro svolto in classe attraverso momenti di apprendimento cooperativo in piccolo e grande gruppo con proposte di storytelling, di attività artistiche e manipolative finalizzate alla creazione di vignette, poster e manufatti. Gli alunni hanno lavorato in modo collaborativo, in gruppi di nazionalità mista, con l’obiettivo di raggiungere risultati condivisi con i loro partner europei. In questi team è stata utilizzata la metodologia del Jigsaw learning, facendo lavorare gli alunni sugli argomenti sviluppati nei gruppi di “esperti” e successivamente condivisi con i gruppi “base”.
  • Sono stati svolti lavori di ricerca e studio, individuali e in piccoli gruppi, per approfondire l’argomento e proposti momenti formativi come un webinar con alcuni volontari della Croce Rossa Italiana, esperti di diritto umanitario internazionale, che hanno spiegato agli alunni l’operato della CRI a favore dei profughi e rifugiati attraverso delle testimonianze autentiche.
  • Peer learning: realizzazione azioni di peer tutoring per creare dei prodotti collaborativi o per interagire in giochi competitivi digitali.
  • Ci sono stati momenti di lavoro individuale, per la realizzazione di disegni con didascalie o per scrivere brevi testi in autonomia.

>>Le fasi progettuali

>>Organizzazione dei gruppi di lavoro

>>Lo scambio di riflessioni

>>Questionario finale sui contenuti del progetto

>>La mostra virtuale del progetto

Risultati e valutazione

Il risultato principale raggiunto è stato quello di offrire agli alunni coinvolti delle opportunità formative innovative e stimolanti che sono integrate interamente nel curricolo della scuola. Un altro risultato di grande valore è stato di andare al di là dei confini territoriali della nostra aula e lavorare in un’ottica innovativa e internazionale, grazie all’incontro virtuale con partner europei.

La valutazione è stata un’attività fondamentale del progetto che si è svolta durante vari momenti del progetto: gli alunni sono stati coinvolti in un sondaggio iniziale e conclusivo e anche in un’autovalutazione del lavoro svolto nei team di nazionalità mista (a conclusione del progetto, è stato proposto un quiz valutativo, svolto tra squadre di nazionalità mista, con Kahoot!)., questo ha permesso di suscitare in loro meta-cognizione e riflessione sul proprio percorso di apprendimento. Gli alunni hanno gradito molto le proposte progettuali. Inoltre, da parte dei docenti è stata effettuata una valutazione in itinere degli studenti, che sono stati valutati in base agli obiettivi di apprendimento prefissati.

>>ebook della storia collaborativa

>>Il calendario condiviso

>>Video descrittivo della valutazione degli alunni

>>Video descrittivo della valutazione dei docenti

>>Video di disseminazione del progetto

>>Pagina fb del progetto

>>Notizia del progetto sulla stampa locale

Curiosità e aneddoti

A sostegno della tematica affrontata dal progetto, è stato realizzato un intervento formativo sul tema dell’accoglienza umanitaria da parte dei volontari della Croce Rossa Italiana. Si è trattato di un momento molto significativo, i piccoli studenti sono stati molto toccati dalle esperienze dei volontari e ne hanno tenuto conto nella scrittura della storia condivisa, e alcuni di loro hanno conseguentemente affermato che da grandi sarebbero diventati volontari della CRI.

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Have fun with words

Il progetto è nato dal desiderio di motivare gli studenti e le studentesse all’uso comunicativo della lingua inglese in un ambiente informale e in un contesto internazionale. Gli alunni sono stati coinvolti attivamente e hanno migliorato le loro competenze, non solo linguistiche, ma anche sociali, relazionali e tecnologiche, attraverso compiti di realtà e attività motivanti, che hanno stimolato il lavoro di squadra e collaborativo, fornendo ai ragazzi e alle ragazze l’opportunità di confrontarsi con i loro coetanei europei.

Obiettivi e attività

L’obiettivo principale del progetto era motivare l’apprendimento della lingua inglese in contesti reali, per questo sono state condotte attività utilizzando metodologie attive che favorivano l’autonomia degli studenti, quali:

  • lezioni e compiti di realtà realizzati a piccoli gruppi
  • ricerca e selezione di  informazioni
  • realizzazione di  prodotti multimediali, con l’ausilio di tools differenti
  • educazione tra pari
  • metodologia CLIL.

Insegnanti e studenti si sono  incontrati periodicamente per condurre insieme la progettazione e la realizzazione delle attività.

Metodologia didattica

Le attività sono state svolte con metodologie laboratoriali attive, quali flipped classroom, didattica laboratoriale, cooperative learning, tutoring, learning by doing, problem solving e CLIL, questo ha reso ogni alunno protagonista del proprio processo di apprendimento.

Gli studenti e le studentesse hanno lavorato in gruppi che avevano il compito di condurre ricerche, selezionare informazioni e sintetizzarle. È stata data libertà agli alunni nella scelta degli strumenti, incoraggiando l’uso di diverse risorse per la realizzazione di prodotti creativi; sono stati incoraggiati a esprimersi in inglese in modo naturale, collaborando con i loro coetanei nelle attività di progetto pianificate. I ragazzi e le ragazze si sono incontrati periodicamente in chat per favorire lo sviluppo di gruppo di lavoro coesi, durante i quali sono stati definiti compiti e strategie di comune accordo.

Il lavoro collaborativo ha caratterizzato anche gli insegnanti che si sono confrontati in un costante scambio di idee, pianificando le attività, a cui hanno contribuito tutti i partner.

Video presentazione del progetto [https://view.genial.ly/640f4f485e2af600124d0b0c/video-presentation-have-fun-with-words]

Risultati e valutazione

Nel contesto degli apprendimenti, le attività del progetto hanno consentito una valutazione formativa centrata sulle azioni degli studenti, come la creazione autonoma di prodotti, la partecipazione alle chat, ai live e ai forum. Questo approccio ha motivato e sostenuto gli studenti, evitando l’ansia legata alla valutazione tradizionale.

I prodotti realizzati dai compagni dei paesi partner hanno sollecitato gli alunni a riflettere sul lessico, sulle strutture e sulle funzioni linguistiche, ma anche a riconoscere l’errore. Il progetto ha avuto un impatto positivo anche per insegnare agli studenti e alle studentesse a comunicare online in maniera rispettosa e responsabile con i partner, rendendoli consapevoli delle differenze esistenti tra culture diverse. Si è riscontrato in modo tangibile il miglioramento delle competenze digitali  e una maggiore riflessione critica sulla sicurezza in rete.

Anche per gli insegnanti questa esperienza ha avuto un impatto molto positivo perché è stata un’occasione che ha portato a un ampliamento delle competenze in uno scambio costante e proficuo tra pari.

Curiosità e aneddoti

I ricordi più belli sono l’entusiasmo e la facilità di comunicazione tra i ragazzi e le ragazze durante le chat e i live e il loro stupore nell’esplorazione del territorio sconosciuto dei paesi partner, ma anche la collaborazione con i colleghi partner, in particolar modo con la la cofondatrice, con cui i contatti erano costanti, anche a tarda notte o alle prime luci dell’alba, per pianificare e concordare insieme le attività.

Articolo dedicato al progetto sul “Valdarno post” con la lettera degli alunni

Articolo dedicato al progetto su “La Nazione”

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Pubblicato il : 14/03/2024
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FAMA VOLAT, Fake news from classical world to nowadays

Ispirato al tema “Alfabetizzazione mediatica e disinformazione”, il progetto Fama volat è stato perfettamente integrato nel curriculum scolastico coinvolgendo diverse materie: latino, greco antico, letteratura inglese, educazione civica. I ragazzi e le ragazze sono stati incoraggiati a ricercare l’esistenza di notizie false sulle donne dell’antichità e su diversi personaggi letterari e in questo modo hanno potuto comprendere come questo problema sia stato affrontato nell’antichità e confrontare il mondo antico con quello contemporaneo.

Obiettivi e attività

Il progetto si è posto diversi obiettivi:

  • promuovere la collaborazione tra pari e valorizzare la cultura classica come base per promuovere e sviluppare l’idea di cittadinanza europea;
  • sviluppare le competenze chiave europee;
  • favorire la comunicazione nelle lingue moderne, soprattutto la lingua inglese;
  • introdurre le TIC nelle classi e promuovere le competenze digitali;
  • migliorare le competenze linguistiche in latino e inglese;
  • sviluppare le competenze sociali e civiche, contribuendo alla formazione di una cittadinanza attiva e critica.

Per la realizzazione delle attività gli studenti e le studentesse hanno lavorato in squadre transnazionali collaborando alle ricerche e creando prodotti cooperativi, come e-magazine e un “dodecalogo delle fake news”.

Pianificazione del lavoro collaborativo sulle Fake News

Prodotto collaborativo: il Dodecalogo delle Fake News

Metodologia didattica

La maggior parte delle attività sono state svolte con una metodologia laboratoriale attiva utilizzando strategie come il cooperative learning, il problem based learning, learning by doing, webquest e gamification per motivare gli studenti e verificare l’acquisizione dei contenuti collaborando in un’atmosfera rilassata e giocosa. E’ stata promossa la piena autonomia degli alunni di classi e di ordini scolastici diversi, i quali hanno imparato a lavorare insieme, comunicare, discutere e prendere decisioni congiunte, organizzando il loro piano di lavoro e scegliendo autonomamente i compiti da svolgere, confrontandosi tra pari in un contesto internazionale.

Anche i docenti hanno collaborato in modo attivo con i partner concordando tutte le fasi del programma di lavoro, supportando le squadre transnazionali degli studenti e moderando i forum.


Votazione del Logo di progetto

Video degli alunni del Liceo “Berto” e del Liceo “Benedetto da Norcia: “Trip planner”

Lavori nei gruppi internazionali: “Kahoot challenge

Video: presentazione del Fake News Meme contest

Risultati e valutazione

Il progetto è stato valutato sia dagli studenti che dagli insegnanti tramite due moduli Google; le risposte sono state successivamente analizzate ed è emerso che gli obiettivi programmati sono stati raggiunti. L’impatto sui ragazzi e sulle ragazze è stato positivo perché ha promosso la motivazione, il lavoro collaborativo, l’acquisizione di competenze trasversali e l’approccio allo studio delle materie classiche in una modalità nuova e più vicina a loro; inoltre il confronto con i coetanei spagnoli e francesi li ha aiutati a comprendere le origini e i valori comuni. Sono state utilizzate anche delle rubriche di valutazione delle competenze per verificare il lavoro svolto dai ragazzi e delle check list per guidarli all’autovalutazione.

Il progetto ha avuto un impatto significativo anche sul lavoro degli e delle insegnanti perché ha rappresentato un’ottima occasione per collaborare sinergicamente e promuovere il lavoro in team.

Per quanto riguarda le azioni di disseminazione le attività sono state condivise con la comunità scolastica e locale, attraverso eventi come il “Fake News Meme Contest” e la mostra interattiva organizzata in occasione della Festa dell’Europa.

Articolo di giornale “Il Vibonese” – Contest eTwinning Premiazioni

Video della premiazione al “Fake News Meme Contest”

Curiosità e aneddoti

Questo progetto è eccezionale. Il merito più grande è quello di aver reso attuale il mito“. Queste sono state le parole di una collega che ha assisto al workshop durante la conferenza nazionale eTwinning nella quale sono state presentate le attività di “Fama Volat”.

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Video e materiali multimediali (link esterni)


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With our hands

Le mani sono le parti del corpo che hanno permesso all’umanità di diventare tale nel tempo. Le mani permettono all’uomo di esplorare se stesso, di conoscere e trasformare il mondo, di entrare in contatto con le altre persone. Le mani permettono di comunicare emozioni e informazioni, permettono di esprimersi in tanti modi creativi diversi. Il progetto interdisciplinare “With our hands” ha invitato gli alunni delle scuole primarie coinvolte a scoprire questo strumento così importante per l’umanità.

Obiettivi e attività

Gli obiettivi educattivi e didattici sono stati i seguenti:

  • migliorare lo scambio interculturale per la costruzione di una cittadinanza europea;
  • sviluppare la creatività e favorire la partecipazione attraverso una didattica attiva e laboratoriale;
  • migliorare l’apprendimento dei contenuti disciplinari anche attraverso l’uso delle TIC;
  • favorire l’apprendimento cooperativo e sviluppare le competenze sociali e comunicative;
  • apprendere la L2 in modo contestualizzato;
  • stimolare la motivazione e l’interesse;
  • riflettere sui temi dell’Educazione alla cittadinanza: i valori della democrazia, la sostenibilità ambientale e l’Agenda 2030, la cittadinanza digitale.

Il progetto é iniziato a novembre ed é terminato a giugno. Il programma aveva una scansione mensile con attività legate ogni mese ad una diversa disciplina.

Metodologia didattica

La maggior parte delle attività sono state svolte con una metodologia laboratoriale, attiva, motivante che ha reso ogni alunno protagonista del proprio processo di apprendimento.

Si è favorito il cooperative learning, il lavoro di gruppo o a coppie e anche il lavoro collettivo ove possibile , permettendo anche agli alunni con sostegno di partecipare sentendosi sempre inclusi, integrati e adeguati alle richieste.

Molte attività sono state realizzate in situazioni di apprendimento informale che ha lasciato i bambini liberi di esprimersi senza l’ansia da prestazione. I compiti del progetto hanno permesso agli alunni di attivarsi senza paura, prevedendo laboratori pratici che hanno favorito il coinvolgimento dei bambini con difficoltà di apprendimento. E’ stata adottata anche la metodologia CLIL durante i meeting online, lo scambio di lettere cartacee o virtuali.

Risultati e valutazione

L’impatto del progetto sulla didattica e quindi sugli studenti è stato molto rilevante. La durata temporale e la forte integrazione curriculare delle attività progettuali hanno permesso di raggiungere gli obiettivi previsti anche grazie al continuo scambio comunicativo con i partner e alla loro efficace e fattiva collaborazione.

Non meno importante la collaborazione del personale scolastico, dei colleghi non direttamente coinvolti, ma soprattutto delle famiglie che sono state particolarmente sensibili e pronte a venire incontro ad ogni richiesta ed esigenza didattica.

La valutazione é stata sia in itinere che finale ed ha riguardato sia il team docente sia gli alunni. I docenti hanno espresso un giudizio valutativo finale nel forum del progetto e compilato un questionario online che ha raccolto dati quantitativi, gli alunni invece hanno scritto quali sono state le loro attività preferite che hanno svolto dandone una motivazione e ed hanno risposto ad un questionario.

Curiosità e aneddoti

Un episodio particolarmente simpatico accaduto durante il progetto é stato quello di un bambino argentino inserito nella classe a maggio. Aveva molta difficoltà nell’esprimersi, sia per motivi linguistici, ma soprattutto per la timidezza e la vergogna di trovarsi in una situazione scolastica completamente nuova. Durante l’attività che prevedeva l’utilizzo della mani come strumento comunicativo, cosa particolarmente valida soprattutto per noi italiani, il bambino doveva dire “Ma che dici?'” usando il gesto che noi italiani siamo abituati ad associare a questa espressione. Quando é arrivato il suo turno, l’aunno, che fino a quel momento era stato silenzioso e apparentemente distratto, imitò alla perfezione sia il gesto che l’espressione della voce e tutti gli altri compagni di classe sono scoppiati a ridere per la sua simpatia. Per la prima volta il bambino si é sentito apprezzato dalla classe.

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Pubblicato il : 20/02/2024
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We are all connected

We are all connected è un progetto di scrittura creativa e collaborativa, gli alunni sono stati impegnati nella produzione di racconti in cui i protagonisti sono delle celebrità del passato che, viaggiando nel tempo, si ritrovano nel presente e constatano che il mondo è in pericolo. Attraverso i racconti gli alunni, collaborando con i partners stranieri, hanno indagato le proprie radici culturali, le differenze tra il passato e il presente, e hanno ricercato soluzioni per le future generazioni. Gli studenti hanno svolto un ruolo attivo in questo percorso formativo e, attraverso le numerosissime occasioni di lavoro previste dal progetto, hanno messo in moto il loro pensiero critico, migliorato le loro competenze linguistiche e digitali, oltre che la loro creatività. 

 

Obiettivi e attività

Il progetto ha avuto come obiettivo principale quello di sviluppare il pensiero critico e creativo degli studenti coinvolti e di migliorare le loro competenze comunicative, sociali e digitali.

Innanzitutto, c’è stata una proficua collaborazione con i docenti partner che ha permesso di condividere idee e scelte delineando un piano di lavoro puntuale per ogni fase progettuale. Il cooperative learning e una didattica laboratoriale sono state le metodologie più utilizzate per sviluppare le attività che hanno permesso agli studenti di fare amicizia, diventare utenti responsabili del web e apprendere le strategie per scrivere un racconto. Gli alunni sono stati i protagonisti in tutto il percorso scegliendo loro stessi le celebrità del passato e le problematiche dei racconti. Inoltre, hanno collaborato in quattro squadre internazionali ognuna delle quali aveva un compito che variava in modo ciclico in ogni racconto, permettendo così di farli impegnare in attività diverse:

  • TEAM 1: scrittura collaborativa del racconto;
  • TEAM 2: produzione di pre-reading activities e illustrazioni;
  • TEAM 3: Produzione di post reading activities;
  • TEAM 4: lettura drammatizzata e realizzazione ebook

Metodologia didattica

Dati i diversi modi, stili e tempi di apprendimento di ogni studente, sono state utilizzato diverse metodologie:

  • metodologia CLIL e visible thinking routine per stimolare la discussione degli argomenti da affrontare nelle storie
  • cooperative learning e lavori di gruppo per la realizzazione della maggior parte delle attività. I ragazzi hanno lavorato in gruppi nazionali e con la didattica laboratoriale per realizzare video e poster, scrivere il factifile della celebrità del partner, prendere una decisione comune sulle regole da caricare nella Netiquette condivisa, suggerire i titoli delle storie. Hanno lavorato in team internazionali per creare l’ebook dei racconti: collaborando alla scrittura dei racconti, all’illustrazione e alla registrazione della lettura drammatizzata degli stessi e alla creazione di attività di pre e post reading, e infine al caricamento dei materiali sull’ebook.
  • lavoro individuale e autonomo degli alunni, a casa e a scuola, per realizzare i loghi, i loro avatar, le presentazioni personali, per dare il proprio contributo alla presentazione condivisa sulle abitudini digitali, per condividere le proprie aspettative sul progetto, per suggerire un hashtag del progetto.

Risultati e valutazione

Il progetto ha avuto un impatto straordinario sugli alunni e sulla professionalità dei docenti coinvolti. In particolare si è riscontrato un ampliamento degli orizzonti culturali di tutti i partecipanti e il miglioramento evidente della motivazione degli studenti, delle loro capacità di lavoro di squadra, delle loro competenze linguistiche e delle loro abilità sociali. Un impatto c’è stato anche sulla scuola dato che le attività progettuali hanno avuto grande visibilità nei rispettivi istituti partner.

La valutazione è avvenuta attraverso un monitoraggio in itinere del coinvolgimento attivo degli alunni nelle varie attività e di tutti i feedback forniti durante le chat e le videoconferenze. Inoltre, è stato somministrato un sondaggio iniziale e intermedio i cui risultati hanno permesso ai docenti di modificare le loro strategie di insegnamento e modellare la pianificazione delle attività a seconda delle esigenze che emergevano.

Prodotto finale della collaborazione:

>> E-BOOK collaborativo

Curiosità e aneddoti

Nel secondo racconto le sei celebrità del passato si recano da Greta Thumberg a bordo di un’auto con i pannelli solari progettata da Leonardo Da Vinci per affrontare il problema dei cambiamenti climatici.
Una studentessa della Romania si è talmente appassionata al racconto che ha voluto ricreare un modellino in 3D dell’auto progettata da Leonardo Da Vinci. Il suo modellino di auto ricordava il design delle auto Citroen, particolare molto apprezzato dai partner francesi che, in segno di ringraziamento, hanno spedito alla ragazza della Romania una lettera e una macchinina giocattolo proprio della Citroen.

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Pubblicato il : 13/02/2024