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Over the Moon

Il progetto “Over the Moon” ha impegnato i giovani alunni italiani e francesi, che vi hanno preso parte, nello studio dello spazio e li ha messi in contato con il mondo della ricerca scientifica. Si è andati oltre il significato letterale del titolo: non solo oltre la Luna, per quanto riguarda le ricerche scientifiche, ma anche in senso figurato per indicare un atteggiamento positivo nei confronti della scuola, come ambiente che soddisfa l’innata curiosità dell’essere umano e il suo desiderio di conoscere. Sono state messe in gioco le competenze scientifiche, artistiche, tecnologiche e linguistiche. Il progetto ha permesso alla scuola di aprirsi alle collaborazioni con esperti esterni di vari enti e istituzioni: ASI, PNRA, ESA. L’ innovazione didattica e i momenti di gamification sono stati i punti di forza di tutta l’esperienza. Al progetto hanno partecipato oltre a Monica Boccoli, fondatrice del progetto, anche le due colleghe d’istituto, anch’esse eTwinner: Simonetta Anelli e Federica Ghizzoni.

Obiettivi e attività

Uno degli obiettivi principali è stato promuovere negli studenti un atteggiamento positivo nei confronti della scuola, rendendoli consapevoli della valenza della scuola come ambiente che soddisfa l’innata curiosità dell’essere umano e il suo desiderio di scoprire. Inoltre si mirava a migliorare le loro conoscenze scientifiche sullo spazio e anche a far imparare loro come il mondo della ricerca scientifica si basi sulla collaborazione internazionale; infine approfondire la conoscenza delle missioni spaziali dell’ESA nel proprio paese e nei paesi dei partner del progetto.

Le attività principali sono state le seguenti:

  • Ice-breaking presentazione e conoscenza di studenti, docenti e scuole;
  • Realizzazione del logo;
  • Incontri con gli esperti – contatti con enti/istituzioni presenti sul territorio italiano ed in Europa;
  • Studio e approfondimento nelle singole scuole con laboratori documentati e condivisi;
  • Partecipazione a contest esterni;
  • Storytelling collaborativo;
  • Utilizzo di esperienze scientifiche anche con la realtà virtuale e aumentata;
  • Costruzione ebook collaborativo.

Metodologia didattica

Nel progetto sono state messe in atto varie metodologie didattiche.:

  • Le attività CLIL sono state fondamentali, i contenuti di scienze sono stati presentati in lingua Inglese, favorendo sia l’acquisizione di contenuti disciplinari sia l’apprendimento della lingua stessa. Momenti particolarmente significativi per mettere in atto pienamente la metodologia CLIL sono stati i collegamenti con le scuole partner per i momenti di gamification e per il final party.
  • Le attività laboratoriali realizzate hanno permesso di adottare strategie educative quali l’apprendimento peer to peer e sono state un ottimo spunto per l’attivazione del problem solving, del pensiero critico e del pensiero computazionale.

Risultati e valutazione

ll progetto ha avuto un forte impatto educativo e pedagogico ed ha permesso agli studenti di: incontrare nuovi amici attraverso lo scambio virtuale; cercare di esplorare e conoscere nuovi paesi, culture; conoscere e usare consapevolmente nuovi strumenti tecnologici; imparare a lavorare in gruppo; sviluppare il pensiero computazionale; essere capaci di seguire dei processi che portano a risultati innovativi.

Un altro risultato di grande rilievo è stato l’impatto sulle competenze dei docenti partecipanti, in quanto il progetto ha rappresentato un momento di autoformazione, in particolare gli insegnanti hanno collaborato intensamente durante: la fase preparatoria, nella produzione del materiale didattico e nella fase finale della valutazione del progetto.

La valutazione è stata proposta attraverso questionari, sondaggi con grafici e words-cloud.

Curiosità e aneddoti

Durante il collegamento con la base Zucchelli in Antartide, il Capitano della Caserma Col di Lana, ospitato dalla classe 5^B della scuola primaria “Trento Trieste” di Cremona, ha avuto modo di salutare in diretta i militari che hanno partecipato alla spedizione, presenti durante il collegamento. Un pezzo della nostra città che si trova là in Antartide.

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Pubblicato il : 03/10/2024
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The “DISCONNECT – Dive Into Social Communities Or Networks Navigating Everyday Completely Truthfully”

Il progetto ha coinvolto ragazzi italiani di 14-15 anni e studenti di altre quattro scuole europee al fine di migliorare le loro competenze in “Media Literacy“, rendendoli consapevoli delle potenzialità e dei pericoli degli strumenti multimediali. Le attività progettuali hanno stimolato la loro capacità di collaborare con studenti coetanei stranieri e anche di essere “tutor” dei loro compagni lavorando in modalità peer-to-peer con i compagni meno esperti.

Obiettivi e attività

Il progetto ha avuto tra i suoi obiettivi principali: 1. miglioramento delle competenze linguistiche degli studenti 2. progresso delle loro capacità sociali e di mediazione, grazie al lavoro in gruppi nazionali e internazionali 3. autoriflessione sul loro processo di apprendimento e sviluppo del pensiero critico 4. acquisizione/miglioramento competenze tecnico-informatiche, netiquette e tecniche di lettura e analisi del testo.
Le attività sono state molte e hanno permesso molte interazioni e l’uso diretto da parte degli alunni di vari strumenti digitali:

  • Presentazioni e conoscenza reciproca attraverso l’uso di Padlet (con presentazioni e discussioni/commenti) e Avatar.
  • Presentazione di scuole, città e paesi grazie all’organizzazione di meeting online durante i quali si svolte delle sfide utilizzando Kahoot.
  • Realizzazione dell’attività “La mia vita nelle app”, Twinboard con le loro applicazione preferite e discussione forum.
  • Videoconferenza per tutti i partecipanti (102), brainstorming su mentimeter sull’argomento “pericoli di Internet” e presentazioni degli studenti con il ruolo di tutor.
  • Lettura congiunta del testo The Disconnect e creazione poster vs cybermobbing etc.

Metodologia didattica

Durante l’esperienza progettuale gli studenti hanno potuto per la prima volta partecipare attivamente ad un progetto internazionale e una parte di loro diventare addirittura tutor degli alunni del liceo linguistico e degli alunni delle altre scuola coinvolte, grazie alle loro conoscenze informatiche, approfondite in un precedente progetto eTwinning durante il quale loro stessi erano stati oggetto di tutoraggio da parte di compagni più grandi.
Pertanto il progetto si caratterizza per una chiara innovazione pedagogica grazie alle metodologie CLIL, Flipped Classroom e peer to peer, per un approccio multidisciplinare (tecnico-scientifico e linguistico-umanistico) e per una fattiva collaborazione a distanza mediante l’uso delle TIC.

Risultati e valutazione

Durante il progetto abbiamo lavorato sulle competenze interdisciplinari integrate nel nostro curricolo di Educazione Civica, quindi sono state migliorate le abilità digitali, gli aspetti socioculturali, la cittadinanza attiva, la creatività, partendo da diverse materie integrate nel curricolo scolastico come lingue straniere, informatica, italiano e geografia e storia. Gli esiti sono stati entusiasmanti sia per i ragazzi che per i docenti. Il successo in termini di miglioramento delle competenze degli studenti partecipanti e i riconoscimenti ottenuti hanno avuto un forte impatto nell’ambiente scolastico, sia i docenti sia il Dirigente Scolastico hanno maggiormente compreso la portata didattica e formativa della progettazione internazionale, di conseguenza i progetti internazionali sono stati integrati nella programmazione dell’istituto. Gli studenti in particolare hanno sviluppato pensiero critico, creatività, iniziativa, problem solving, capacità decisionale e gestione costruttiva dei conflitti.

Curiosità e aneddoti

“E’ stato un progetto interessante e utile che ci ha permesso, anche in pieno lockdown, di fare nuove conoscenze, di metterci alla prova con la lingua inglese, di conoscere un esempio di letteratura moderna e di comprendere come navigare in Internet in sicurezza. Inoltre è stato anche un ottimo modo per responsabilizzare gli studenti a lavorare in gruppo”. Giulia C., alunna di 1 T partecipante al progetto.

“è molto stimolante collaborare con coetanei di altri paesi, è stata sicuramente un’esperienza molto arricchente e formativa e il progetto molto utile ed educativo” Ludovica S. di 1G partecipante al progetto.

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Pubblicato il : 24/09/2024
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eTw-T-R-A-I-N

eTw-T-R-A-I-N è un progetto che ha coinvolto studenti delle scuole secondarie in un’età compresa tra 16 e 19 anni. L’obiettivo era quello di riunire gli studenti in modo che potessero mettere in pratica le loro abilità comunicative e ICT e sviluppare l’atteggiamento descritto dal titolo del progetto: T-Tolerance, R- Respect, A- Action, I- Innovation, N-netizens. Il progetto ha assunto la forma di un viaggio ferroviario sostenibile intorno all’Europa visitando i paesi partner. Gli studenti hanno scelto i compartimenti in base ai loro interessi o talenti (es. scienziati, musicisti, scrittori) e hanno lavorato insieme in team internazionali. Durante il viaggio, hanno preso parte a varie sfide che li aspettavano nelle stazioni eTwTRAIN: Home Station, Art Station, Current Events Station, Slow Station e Farewell Station il cui scopo era sensibilizzare su temi come il turismo sostenibile, Media Literacy ed eSafety , cultura, slow fashion, economia circolare, STEAM.

Obiettivi e attività

Il progetto ha avuto la forma di un viaggio ferroviario sostenibile.

  • Aumentare la consapevolezza in materia di eSafety
  • Diventare Netizens Tolleranti, Rispettosi, Attivi, Innovativi.
  • Sviluppare creatività, collaborazione, pensiero critico, problem solving, leadership e responsabilità
  • Sensibilizzare su viaggi sostenibili, ecoturismo, slow fashion ed economia circolare.
  • Acquisire familiarità con STEAM e partecipare alla EU Code Week
  • Acquisire familiarità con gli SDG e la loro connessione con l’azione per il clima
  • Apprendere in modo interdisciplinare
  • Arricchire il proprio bagaglio culturale grazie alla conoscenza dei paesi partner
  • Decidere i passi da seguire dopo la riflessione

Le attività hanno si sono articolate in varie stazioni tematiche e sfide ad esse associate:
HOME STATION – INTRODUZIONE: ogni studente ha preparato una valigia virtuale (5 oggetti caratteristici), poi è stata preparata una valigia di classe. Gli studenti hanno preparato le descrizioni dei profili e le classi hanno “scambiato” le valigie e leggendo le descrizioni, gli studenti hanno abbinato le valigie ai proprietari. Inoltre è stata celebrata la Giornata Europea delle lingue attraverso la realizzazione di un dizionario ‘ferroviario’ multilingue congiunto ed stato fatto un concorso per scegliere i loghi.
ART STATION – Eu Code Week – Breakout con Europeana; “Decodificare la foto” – descrivere, analizzare, interpretare e valutare una foto e la storia che c’è dietro – collaborazione su Jamboard. Storie che commuovono poster ispirati su discriminazione e razzismo. Abbiamo festeggiato il compleanno di Beethoven, il Ringraziamento internazionale e il Natale: è stato creato un calendario dell’Avvento.
STAZIONE EVENTI IN CORSO – Concorso Flipgrid: quale squadra registrerà il maggior numero di video sull’argomento di interesse della squadra? e creazione congiunta di un Trivia Game basato sulle discussioni di Flipgrid; Giornata SID 2021 -Rispetto del diritto d’autore – apprendimento per Breakout e giochi; creazione di un rilevatore di notizie false.
STAZIONE LENTA – moda lenta; ricerca su magliette o scarpe da ginnastica;

Metodologia didattica

Gli studenti hanno arricchito le loro conoscenze lessicali nel campo dell’inglese – gli argomenti delle stazioni erano aree risultanti dal curriculum. Allo stesso tempo, sfide particolari hanno contribuito alla crescita delle conoscenze in un determinato campo (arte, ICT, turismo, media – riconoscimento delle fake news, economia circolare, attualità). Il ricco materiale ha garantito un approccio multidisciplinare. Includendo le lingue native (il dizionario internazionale ‘ferroviario’) abbiamo sviluppato un senso generale della lingua. L’utilizzo di Europeana ha accresciuto la consapevolezza del patrimonio culturale e del diritto d’autore europei. Le diverse stazioni per salire e scendere hanno offerto flessibilità per insegnare online. Ciascuna stazione includeva obiettivi specifici misurati dalla valutazione e dalla valutazione svolta da ciascuna scuola nella propria materia. Abbiamo concordato gli obiettivi principali dopo aver discusso i nostri curricula e programmi.

Risultati e valutazione

I risultati del progetto hanno corrisposto alle aspettative e ai bisogni degli studenti. La valutazione è stata fatta in itinere durante l’intero progetto – attraverso interviste e commenti in Twinboard, autovalutazione (ogni volta che gli studenti hanno copiato la presentazione dell’autovalutazione e valutato le loro prestazioni e impegno; hanno ottenuto badge raccolti nel passaporto eTwinning), giochi, mosaico. Sia gli studenti che gli insegnanti hanno completato i questionari di valutazione finale. La valutazione ha una pagina dedicata su TwinSpace dove sono visibili i risultati.

La scuola ha tratto beneficio dalla partecipazione al progetto – diffondendo informazioni sulle attività, costruendo un’immagine positiva – una scuola del 21° secolo, incentrata sull’apprendimento attraverso la collaborazione, compreso il lavoro di squadra internazionale. Le informazioni sul progetto sono state pubblicate sui siti web delle scuole partner, sui social media (Facebook eTwitter).

Curiosità e aneddoti

“Prof, sono davvero soddisfatto, ho portato un gruppo di quattro ragazze austriache in giro virtualmente per la scuola ed ho fatto vedere loro cosa facciamo con il prof. di Produzioni Vegetali nel laboratorio di Microbiologia, non ci credevano!” Esclamazione di degli alunni italiani dopo un collegamento live con un liceo delle scienze umane a Klaghenfurt in Germania.

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Mi ciudad en 5 sentidos

Mi ciudad en 5 sentidos” è un viaggio multisensoriale durato un intero anno scolastico, nel corso del quale gli studenti di 4 classi seconde della scuola secondaria di primo grado hanno fatto conoscere il loro paese ai partner spagnoli, portoghesi e turchi tramite attività che hanno coinvolto i cinque sensi e lo scambio di prodotti concreti o digitali realizzati dagli stessi alunni. Le attività hanno coinvolto i cinque sensi: realizzazione di cartoline natalizie digitali con monumenti/panorami cittadini per la vista, presentazione di ricette tipiche del proprio paese ed elaborazione di un ricettario internazionale per il gusto, realizzazione di portachiavi in cuoio per il tatto, registrazione di canzoni popolari tipiche per condividerle con i compagni europei per l’udito e infine una presentazione e scambio di prodotti della propria città per il senso dell’olfatto. Il progetto è stato quindi molto interdisciplinare, infatti dell’istituto italiano oltre alle due eTwinner Elena Vita e Ilaria Calisti (docenti di lingua spagnola) hanno partecipato anche Chiara Cerquetti e Alessandro Cappella (docenti di tecnologia), Manuel Mantovani e Luigi Ferrara (docenti di musica).

Obiettivi e attività

Gli obiettivi del progetto sono stati:

  • il miglioramento la competenza comunicativa in spagnolo e la competenza digitale;
  • riscoprire e valorizzare il proprio patrimonio culturale;
  • conoscere e rispettare il patrimonio culturale altrui;
  • stimolare creatività ed espressione artistica.

Le attività sono state tutte organizzate in collaborazione con i partner, concordando le tempistiche e i contenuti, e si sono articolate in tre fasi principali:

  • fase introduttiva: presentazione di studenti e scuole partner; elaborazione condivisa della netiquette; realizzazione del logo del progetto;
  • fase principale: creazione di cartoline digitali per la vista; realizzazione di oggetti per il tatto; elaborazione di ricette tipiche per il gusto; registrazione di brani popolari suonati e cantati per l’udito e scambio di prodotti rappresentativi del territorio per l’olfatto;
  • fase finale: poster internazionali e valutazione formativa del progetto.

Metodologia didattica

Il progetto ha stimolato un apprendimento attivo e autonomo attraverso una combinazione di vari metodi pedagogici:

  • Cooperative learning: le alunne e gli alunni hanno lavorato in piccoli gruppi, sia in presenza che online;
  • Project-Based Learning: l’apprendimento da esperienze interdisciplinari complesse, orientate al raggiungimento di un obiettivo specifico, cioè la creazione manufatti e/o prodotti digitali sviluppati in modo collaborativo;
  • Flipped classroom: la classe capovolta ovvero le alunne e gli alunni hanno lavorato anche in autonomia da casa per la realizzazione di compiti afferenti al progetto;
  • Peer learning e learning by doing.

Risultati e valutazione

Il progetto ha avuto una ricaduta estremamente positiva per tutti i partecipanti, per i docenti è stato stimolante collaborare con partner esperti e dinamici e anche lavorare in sinergia con i colleghi di istituto in attività multidisciplinari. Gli alunni hanno avuto un coinvolgimento attivo in tutte le fasi impegnandosi molto e allo stesso tempo divertendosi, la loro motivazione è stata alta per tutta la durata del progetto e ciò ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il progetto è stato poi oltremodo inclusivo perché attraverso i cinque sensi tutti gli studenti sono stati in grado di produrre un manufatto o un prodotto digitale e sperimentare quanto realizzato dai partner.
Anche le famiglie degli allievi sono state coinvolte, hanno infatti potuto seguire le fasi progettuali visitando il TwinSpace di progetto e hanno supportato i loro ragazzi ricercando materiali e supportandoli durante la realizzazione delle ricette proposte dai partner.

>> Video sintesi del progetto
>> ebook con tutte le attività progettuali

Curiosità e aneddoti

Una mamma ha ringraziato gli insegnanti perchè l’elaborazione del logo era stata per il figlio così coinvolgente e gratificante da fargli capire quali fossero le proprie aspirazioni. Il ragazzo aveva addirittura individuato la scuola superiore da frequentare! Le attività progettuali sono quindi risultate funzionali anche all’orientamento e hanno avuto delle ricadute molto positive, indipendentemente dall’attitudine allo studio e dalle competenze linguistiche di partenza.

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Pubblicato il : 29/08/2024
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Across the Ocean

Il progetto ha promosso un lavoro interdisciplinare e la cooperazione fra gli allievi sulle scoperte geografiche, viste con spirito critico. Gli studenti hanno collaborato in team internazionali, condividendo le conoscenze, migliorando le capacità comunicative e le competenze curriculari nelle materie coinvolte. Le classi hanno anche usufruito di 2 mobilità Erasmus+: questo ha permesso a tutti loro di conoscere di persona la maggior parte dei partner del progetto migliorando l’europeizzazione.

Obiettivi e attività

Obiettivi:

  • Sviluppo competenze con metodologie PBL e GBL
  • Motivare allo studio, sviluppo pensiero critico
  • Uso attivo di inglese e francese (approccio CLIL)
  • Miglioramento competenze ICT (uso nuovi tool)
  • Conoscenza di culture europee, abitudini e stili di vita diversi, sviluppo consapevolezza europea e tolleranza socio-culturale


Fasi di lavoro:

  1. Videoconferenza ice-breaking: collaborazione GBL, scelta titolo e logo
  2. Preparazione mobilità a La Rochelle: ricerca info, attività per accoppiamenti host-guest
  3. Mobilità a La Rochelle: visita a musei e siti, attività collaborativa e sperimentale, report e video
  4. Attività online: disseminazione, collaborazione in preparazione mobilità a Genova
  5. Mobilità a Genova: visita a musei e siti, conferenza su Colombo, attività collaborativa e sperimentale, report e video
  6. Preparazione videoconferenza finale: disseminazione, collaborazione internazionale online
  7. Videoconferenza finale: escape room virtuali,giochi collaborativi, messaggi finali, valutazione progetto

Metodologia didattica

Nel progetto sono stati usati il lavoro in piccoli gruppi internazionali, sia in presenza che online, il PBL e il GBL, chiedendo agli studenti di rispondere alla domanda: “Come è cambiato il mondo con le scoperte geografiche?”. I miei studenti erano esperti di attività eTwinning perché avevano partecipato ad un progetto due anni fa. Purtroppo erano abituati ad interagire sulla vecchia piattaforma, più potente, ma, una volta capito che l’interazione sarebbe avvenuta in modo diverso, hanno lavorato con i partner, soprattutto dopo la seconda mobilità a Genova, quando ormai quasi tutti si conoscevano. I gruppi internazionali hanno quindi terminato di mettere a punto le escape room virtuali a cui poi si è giocato nel corso dell’ultima videoconferenza. L’approccio basato sul gioco è piaciuto molto agli allievi che, nel progettare la propria escape room, hanno dovuto imparare anche a pianificare, a sintetizzare e a codificare secondo una logica che altri avrebbero poi testato.

Risultati e valutazione

Il progetto, fortemente legato ai contenuti curricolari della classe coinvolta, una terza liceo linguistico, ha permesso di consolidare conoscenze e competenze disciplinari ed analitiche in modo trasversale, anche in contesti nuovi per gli studenti, grazie alla mobilità di 12 di loro a La Rochelle. Hanno utilizzato la lingua veicolare Inglese ma anche il Francese durante i soggiorni in famiglia: questo ha certamente migliorato la loro conoscenza delle lingue ma anche degli stili di vita. Le competenze chiave sviluppate dagli allievi sono state molteplici: oltre a quella linguistica, hanno sviluppato competenze scientifiche, tecnologiche e digitali, grazie alla necessità di collaborare a distanza, all’utilizzo ampio e diversificato di strumenti software collaborativi, alla realizzazione di esperimenti e all’apprendimento all’aperto (orienteering, esperimento di Eratostene), competenza personale, sociale, culturale civica (gestione del tempo e delle informazioni) e capacità di imparare ad apprendere grazie alle mobilità e alla collaborazione all’interno di team internazionali.

La partecipazione al progetto ha consentito inoltre agli studenti di acquisire conoscenze e competenze interdisciplinari e trasversali, beneficiando della possibilità di lavorare con i partner europei online e in presenza. Gli obiettivi disciplinari sono stati raggiunti attraverso accurata pianificazione e costante supporto agli studenti, mentre quelli trasversali grazie all’ottima collaborazione con i partner e il supporto reciproco nei gruppi internazionali. La possibilità di conoscersi e collaborare in presenza ha facilitato il lavoro online, permettendo di realizzare gli obiettivi prefissati. L’ebook, i video con le impressioni sul progetto, la realizzazione di escape room virtuali e la scrittura finale di un messaggio in bottiglia agli amici sono risultati tangibili e collaborativi. La valutazione è avvenuta con un sondaggio dopo ogni meeting ed uno finale proposti agli allievi. Inoltre i docenti partner hanno valutato gli allievi con una rubrica condivisa anche sul TwinSpace.

Curiosità e aneddoti

Anche se non è un aneddoto esclusivamente eTwinning ma legato alla mobilità a La Rochelle, con viaggi di andata e ritorno piuttosto travagliati, voglio raccontare la collaborazione che c’è stata fra i miei studenti quando siamo arrivati in stazione a Parigi Montparnasse appena in tempo per prendere il treno per La Rochelle. Avevamo la prenotazione per la carrozza 2 che era in testa al treno, composto da 20 carrozze. Dato che avevamo con noi un ragazzo con problemi di deambulazione, per paura di perdere il treno, con una collega abbiamo deciso di salire ed arrivare alla nostra carrozza passando per i vagoni. Alla carrozza 11, però, il passaggio era interrotto quindi abbiamo dovuto scendere (con le nostre valigie) e risalire sulle carrozze dirette a La Rochelle. Tutti si sono mobilitati per aiutare il compagno disabile: chi gli portava la valigia, chi lo aiutava a correre, chi si è messo sulla porta per far sì che il treno non partisse senza di noi. Il fatto di aver potuto fare viaggiare questo studente in particolare mi ha commosso davvero tanto perché per lui, che vive in una famiglia con problemi economici e rigidità culturali, questa mobilità è stata davvero importante: ha potuto vedere posti nuovi ma soprattutto ha potuto fare nuove esperienze (arrampicata in un parco avventure, serata disco nella farewell dinner). Ha acquisito competenze importanti e maggior sicurezza in se stesso, al punto che si è offerto per essere fra gli oratori in un evento di disseminazione Erasmus a livello cittadino e nel video della premiazione.

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Pubblicato il : 09/07/2024
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Among the Stars

Il progetto ha avuto come scopo quello di avvicinare i bambini coinvolti alla scoperta del Sistema Solare e delle sue caratteristiche principali, attraverso un personaggio mediatore, Paxi (la mascotte ufficiale dell’Agenzia Spaziale Europea). Attraverso questo affascinante percorso i bambini hanno incontrato nuovi amici, hanno comunicato, collaborato, creato e scambiato idee. Ogni mese è stato dedicato alla conoscenza di un pianeta del sistema solare.

Obiettivi e attività

Gli obiettivi principali del progetto sono stati: 1. ampliare le conoscenze e sviluppare le competenze dei bambini coinvolti; 2. sfruttare le potenzialità della tecnologia; 3. sviluppare l’immaginazione e la creatività; 4. avvicinare gli studenti alla lingua inglese.

Le attività sono state organizzate a cadenza mensile, c’è stata una grande collaborazione tra i docenti italiani e greci che mensilmente lavorando in team internazionali si sono impegnati a creare materiale relativo all’argomento da trattare (un pianeta del sistema solare): schede didattiche e digitali, giochi online, esperimenti scientifici, attività di robotica e di coding ed un gioco online collaborativo (tris, puzzle, giochi da tavolo, disegni online collaborativi, ecc). Le attività hanno permesso di poter, ad esempio nel mese dedicato alla Terra, organizzare varie azioni collaborative:

  • il libro digitale “Il viaggio di Paxi sulla Terra”
  • il video “Il suono della Terra”
  • la mostra virtuale “La Terra nel museo”
  • il meeting online “I love my planet”

Il progetto si è concluso con una video conferenza in cui i bambini di ogni scuola hanno costruito un “pezzo” del Sistema Solare ed una volta fatto, hanno danzato tutti insieme sulle note della loro canzone “The song of Solar System”. 

Metodologia didattica

Per poter coinvolgere attivamente alunni così piccoli sono stati adottati diverse metodologie didattiche, in primo luogo è stata privilegiata una didattica laboratoriale impegnando i bambini nella realizzazione di manufatti attraverso attività grafico-pittoriche e materiale di recupero. Sono state realizzate anche attività realizzate in piccolo gruppo che hanno quindi favorito il “cooperative learning” e l’apprendimento tra pari.

Risultati e valutazione

I risultati del progetto hanno mostrato come gli obiettivi in termini di miglioramento delle competenze degli alunni siano stati soddisfatti. La valutazione del progetto, è avvenuta in due fasi, all’inizio e alla fine del progetto e ha avuto come target docenti e alunni, ai quali sono stati somministrati due questionari distinti. La valutazione dei bambini ha permesso di misurare come le conoscenze del Sistema Solare e delle sue caratteristiche fosse accresciuta alla fine del progetto rispetto all’inizio, inoltre, i dati relativi ai piccoli studenti raccontano che sia il progetto che la figura di Paxi siano piaciuti moltissimo.

I meeting online internazionali hanno evidenziato una ricaduta positiva per le competenze comunicative in L2 , e relazionali, aprendo alunni a contatti internazionali con coetanei di paesi e culture diversi e inoltre è stata favorita la reale comprensione del concetto di cittadinanza europea attiva. Infine, è emerso dai commenti di valutazione degli alunni coinvolti, che le difficoltà affrontate durante la realizzazione del progetto sono state vissute come esperienze interessanti per poter migliorare in futuri progetti di collaborazione europea.

>>Video di tutte le attività per conoscere il sistema solare
>>La disseminazione del progetto

Curiosità e aneddoti

Il progetto ha ricevuto i complimenti speciali dell’A.S.I (Agenzia Spaziale Italiana), attraverso la manager italiana di ESERO, il principale progetto educativo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) nel campo dell’educazione scolastica primaria e secondaria in Europa, la dott.ssa Camilla Rossi-Linnemann.
Quest’ultima ci ha messo in contatto con il “Museo del Balì” di Fano e la sua direttrice (dott.ssa Francesca Cavallotti) che, con un suo collaboratore (Dott. Giovanni Coltro) è venuta a scuola a fine giugno per rispondere alle tante curiosità dei bambini sul mondo celeste che sono venute fuori durante questo affascinante percorso.

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Pubblicato il : 06/06/2024
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To Read or not to Read

Il progetto “To Read or not to Read” si snoda su tematiche relative ai Global Goals delle Nazioni Unite. Utilizzando la tecnica dei “Six Thinking Hats” gli studenti sono stati divisi in gruppi internazionali e, attraverso l’uso di strumenti collaborativi e meeting online, hanno analizzato i libri letti in classe da diverse prospettive condividendo idee e scambiandosi riflessioni. Il prodotto finale comune è stato la scrittura e l’illustrazione di un e-book ispirato alle attività del progetto.

Obiettivi e attività

Il progetto nasce dall’esigenza di invogliare gli alunni ad appassionarsi alla lettura dei libri. Scopo del progetto è stato quello di far interagire gli studenti il più possibile, di farli riflettere migliorando l’uso della lingua inglese. L’uso di tool come Canva, Jamboard, Google Documents hanno permesso agli studenti di collaborare tra loro in modo fattivo. Usando la tecnica dei “Six Thinking Hats” di Edward De Bono, gli studenti sono stati divisi in gruppi internazionali e hanno analizzato, da diverse prospettive, i libri inseriti nel progetto che erano inerenti a tematiche legate ai Global Goals dell’Agenda 2030. Durante l’anno scolastico i bambini hanno anche scritto e illustrato una storia che si è intrecciata agli argomenti trattati e in conclusione ne è nato un ebook collaborativo. Le frequenti videoconferenze hanno permesso, attraverso giochi, escape room e l’ottenimento di Badge, di verificare l’apprendimento e di consolidare la collaborazione tra gli studenti.

Metodologia didattica

Apprendimento cooperativo, learning by doing, active learning, gamification, team building sono state le principali metodologie usate all’interno del progetto. Noi docenti siamo stati i registi, i facilitatoti del processo di apprendimento. Abbiamo così favorito la scoperta delle tematiche attraverso l’uso dei picture books, la costruzione e la rielaborazione della conoscenza con schede e domande specifiche, il confronto e l’apprendimento tra pari attraverso la costituzione di gruppi transnazionali, lasciando libero approccio alle diverse attività ai nostri alunni. L’utilizzo di tool collaborativi ha accresciuto le competenze delle TIC degli studenti. Attraverso il brainstorming e la gamification gli alunni hanno potuto partecipare attivamente alle diverse fasi del progetto. L’uso della lingua inglese, facilitata dai docenti con degli scaffolding, ha permesso di realizzare dei percorsi di CLIL.

Risultati e valutazione

La nostra è stata prevalentemente una valutazione formativa avvenuta in itinere, durante tutto il progetto. Abbiamo sottoposto alle classi un sondaggio iniziale per comprendere il loro approccio con i libri e i loro gusti letterari. A fine percorso essi hanno valutato la totalità del progetto, riflettendo individualmente sull’esperienza di apprendimento e sulle abilità raggiunte . I risultati sono stati tutti positivi e la maggior parte degli alunni ha apprezzato le sfide durante le videoconferenze. Abbiamo raccolto e commentato le risposte delle famiglie e soprattutto degli studenti in una pubblicazione che ci è servita anche per riflettere sul reale conseguimento delle competenze chiave che ci eravamo prefissate nella programmazione iniziale. Alla domanda finale “To Read or not to Read?” la totalità ha risposto YES ma comprendiamo che per alcuni l’approccio alla lettura è appena iniziato.

Curiosità e aneddoti

“Dopo aver ottenuto il Premio nazionale ho incontrato i miei ex alunni alla scuola secondaria di primo grado per la preparazione del video di divulgazione. Preparando le interviste e chiacchierando insieme a loro mi hanno confidato che, rispetto ai nuovi compagni provenienti da altre scuole, si sono accorti di essere più bravi a lavorare in team e nell’uso della tecnologia, proprio grazie ai lavori svolti durante i progetti eTwinning”.

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Pubblicato il : 08/05/2024
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C.R.E.A.T.E: Collaborate re-adapt, earn experiment, always tangible exciting experiences

L’inclusione, le competenze digitali e di cittadinanza sono stati i temi principali di questo progetto eTwinning che ha anche sviluppato un’interessante riflessione sulla didattica a distanza vissuta nel periodo di emergenza sanitaria. Grazie a un partenariato forte, perché il progetto ha visto la collaborazione di scuole che già avevano in essere un progetto Erasmus+, è stato promosso un approccio creativo e criticamente costruttivo all’apprendimento in presenza e a distanza.

Obiettivi e attività

Lo sviluppo e il sostegno alla creatività e allo spirito critico degli studenti sono stati gli obiettivi principali del progetto, che si sono realizzati attraverso attività ben articolate e li hanno impegnati in azioni di: 1. Analisi: gli studenti hanno analizzato i dati raccolti da un sondaggio che hanno creato sull’esperienza di apprendimento a distanza; 2. Conoscenza: gli studenti hanno appreso fatti importanti su alcune persone di successo con disabilità ; 3. Applicazione: gli studenti hanno applicato una varietà di strumenti digitali per creare contenuti e produrre presentazioni e video 4. Valutazione: gli studenti hanno valutato il loro miglioramento dell’alfabetizzazione digitale e linguistica (autovalutazione).

Le attività hanno messo al centro gli studenti rendendoli responsabili di eseguire compiti e consapevoli della costruzione della propria conoscenza e sono state organizzate in varie fasi:

  • Innanzitutto è stato chiesto agli studenti di individuare fondamentali regole di comportamento per interagire in rete (Padlet).
  • La prima fase il lavoro si è svolta in micro e macro gruppi nazionali per attività di ice-breaking e presentazione di sé stessi attraverso la realizzazione di avatar (Toon Me, Bitmoji alcune delle TIC usate) e l’uso Twin Board e anche per lo scambio di informazioni sulle diverse tradizioni natalizie attraverso (Padlet e Blabberize).
  • Nella seconda fase: gli studenti hanno collaborato in 9 gruppi transnazionali (Wheel decide) svolgendo le analisi di personaggi storici e contemporanei che hanno saputo affrontare. positivamente situazioni di disagio derivanti da disabilità, quindi hanno ricercato, analizzato tratto insegnamento da storie poi presentate in meeting online in macro gruppi (videoediting, google presentation, canva, canale youtube di progetto, forum).
  • Nelle ultime fasi: i ragazzi hanno creato survey per l’autovalutazione, sempre lavorando nei 9 gruppi internazionali e utilizzando varie applicazioni digitali.

Metodologia didattica

L’approccio prevalente è stato quello laboratoriale sia nelle attività svolte in presenza sia in quelle che si sono realizzate a distanza. Gli studenti sono stati impegnati nella produzione di elaborati originali e creativi. Le attività proposte dagli insegnanti sono state ideate tenendo in considerazione le diverse abilità dei ragazzi e il loro potenziale apporto personale nel gruppo, molta attenzione è stata dedicata al valore dell’inclusività e della diversa abilità. La connessione del progetto al progetto Erasmus+, focalizzato sull’individuazione di strumenti utili al supporto di docenti e studenti in condizioni di disagio, quali quelle create dalla pandemia, ha permesso un’integrazione attiva degli studenti, i quali sono stati protagonisti del loro processo di apprendimento. Inoltre, i discenti sono stati coinvolti in un vero percorso proattivo di cittadinanza europea mediante la tecnica del cooperative learning e in esperienze di tutoring. L’avventura eTwinning è stata, per sua natura, un’attività concreta di CLIL. Da fruitori passivi di tecnologie gli alunni si sono progressivamente trasformati in creatori attivi del proprio sapere. La tecnologia ha supportato sempre una metodologia attiva tesa al coinvolgimento diretto di ogni membro, cercando di mettere in luce i talenti personali, qualunque questi fossero, dal disegno a mano libera, alla creazione di presentazioni con voice over, al video editing, al parlare in pubblico.

Risultati e valutazione

I risultati del progetto hanno corrisposto alle aspettative e ai bisogni degli studenti. La valutazione è avvenuta alla fine delle attività attraverso un questionario, diviso in due sezioni, una dedicata ad un generale feedback, la seconda all’auto-valutazione da parte degli studenti. I risultati del questionario hanno confermato quanto riscontrato durante lo svolgimento delle attività, sia per quanto concerne gli aspetti positivi che per le criticità che di volta in volta sono state rilevate e risolte, con ricadute positive in termini di crescita personale, problem-solving, leadership. Gli studenti sono stati supportati dagli insegnanti nelle fasi di gestione del lavoro, in particolare per la tempistica e l’organizzazione degli incontri tra pari nei diversi gruppi internazionali.

I meeting online internazionali hanno evidenziato una ricaduta positiva per le competenze comunicative in L2 , e relazionali, aprendo alunni a contatti internazionali con coetanei di paesi e culture diversi e inoltre è stata favorita la reale comprensione del concetto di cittadinanza europea attiva. Infine, è emerso dai commenti di valutazione degli alunni coinvolti, che le difficoltà affrontate durante la realizzazione del progetto sono state vissute come esperienze interessanti per poter migliorare in futuri progetti di collaborazione europea.

>>Disseminazione del progetto: pagina pubblica del TwinSpace

>>Disseminazione del progetto: sito della scuola

>>Disseminazione del progetto: pagina Instagram della scuola

Curiosità e aneddoti

“E’ stato un momento veramente appagante vedere l’entusiasmo della collega che non aveva mai partecipato ad un progetto eTwinning e che ha portato la nostra esperienza come documento di discussione per il proprio anno di prova. Credo che una simile esperienza rappresenti in pieno il significato del mio ruolo di ambasciatrice.” Emma Giurlani, fondatrice del progetto e Ambasciatrice eTwinning.

“Di questo progetto mi è piaciuta soprattutto la componente umana.” Chiara 2B (16 anni). Si tratta di un’affermazione preziosa considerando la natura digitale e a distanza del progetto.

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Pubblicato il : 28/03/2024
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I’ll tell you a journey

Il progetto ha affrontato il tema del “viaggio” inteso in senso ampio, i giovani alunni coinvolti sono stati accompagnati in una riflessione collettiva, che ha permesso loro di capire che il viaggio può essere ben altro di una semplice vacanza, perché può trattarsi di uno spostamento da un luogo all’altro, intrapreso da singoli o da masse di popolazione dei diversi Paesi del mondo, che sono spinti da motivazioni di urgenza come la necessità di un lavoro, lo scoppio di una guerra, le persecuzioni, le carestie.  Il progetto ha fatto acquisire consapevolezza e sensibilità verso il tema dei flussi migratori e delle diverse ragioni che sottendono alle migrazioni, generando atteggiamenti di solidarietà.   

Obiettivi e attività

Obiettivo principale: sviluppare negli alunni consapevolezza delle diverse ragioni che sottendono ai flussi migratori e promuovere atteggiamenti di solidarietà ed empatia verso chi è in difficoltà.

Il lavoro è stato disegnato per coinvolger gli alunni in attività collaborative e creative, che hanno permesso di pianificare azioni in gruppi di nazionalità mista e la realizzazione di prodotti digitali a più mani su temi condivisi. La procedura di lavoro si è articolate in vari momenti dell’anno scolastico ben pianificati con gli altri istituti partner:

  • Settembre: presentazione alunni, insegnanti, scuole, città e paesi, grazie ad attività di ice-breaking collegate al tema del progetto e realizzazione di una mappa concettuale collaborativa sul significato di viaggio;
  • Ottobre: Evento Code Week 4 All-Creazione di Logo e Poster – Logo e Poster contest- Storytelling e attività correlate;
  • Novembre: Presentazione di viaggi di migrazioni con video-testimonianze – Ricerche sul tema in gruppi di nazionalità mista – Prodotti digitali collaborativi;
  • Dicembre: Giornata internazionale dei migranti – Produzione di slogan -Storia collaborativa;
  • Gennaio: Valutazione e chiusura del progetto.

Metodologia didattica

Il progetto ha stimolato un apprendimento attivo e autonomo attraverso una combinazione di vari metodi pedagogici:

  • Sono stati proposti dei video sul tema a cui sono seguite discussioni in grande gruppo che hanno generato pensiero critico finalizzato a raccogliere e condividere punti di vista, osservazioni e proposte risolutive inerenti ai temi trattati.
  • Apprendimento cooperativo: il lavoro svolto in classe attraverso momenti di apprendimento cooperativo in piccolo e grande gruppo con proposte di storytelling, di attività artistiche e manipolative finalizzate alla creazione di vignette, poster e manufatti. Gli alunni hanno lavorato in modo collaborativo, in gruppi di nazionalità mista, con l’obiettivo di raggiungere risultati condivisi con i loro partner europei. In questi team è stata utilizzata la metodologia del Jigsaw learning, facendo lavorare gli alunni sugli argomenti sviluppati nei gruppi di “esperti” e successivamente condivisi con i gruppi “base”.
  • Sono stati svolti lavori di ricerca e studio, individuali e in piccoli gruppi, per approfondire l’argomento e proposti momenti formativi come un webinar con alcuni volontari della Croce Rossa Italiana, esperti di diritto umanitario internazionale, che hanno spiegato agli alunni l’operato della CRI a favore dei profughi e rifugiati attraverso delle testimonianze autentiche.
  • Peer learning: realizzazione azioni di peer tutoring per creare dei prodotti collaborativi o per interagire in giochi competitivi digitali.
  • Ci sono stati momenti di lavoro individuale, per la realizzazione di disegni con didascalie o per scrivere brevi testi in autonomia.

>>Le fasi progettuali

>>Organizzazione dei gruppi di lavoro

>>Lo scambio di riflessioni

>>Questionario finale sui contenuti del progetto

>>La mostra virtuale del progetto

Risultati e valutazione

Il risultato principale raggiunto è stato quello di offrire agli alunni coinvolti delle opportunità formative innovative e stimolanti che sono integrate interamente nel curricolo della scuola. Un altro risultato di grande valore è stato di andare al di là dei confini territoriali della nostra aula e lavorare in un’ottica innovativa e internazionale, grazie all’incontro virtuale con partner europei.

La valutazione è stata un’attività fondamentale del progetto che si è svolta durante vari momenti del progetto: gli alunni sono stati coinvolti in un sondaggio iniziale e conclusivo e anche in un’autovalutazione del lavoro svolto nei team di nazionalità mista (a conclusione del progetto, è stato proposto un quiz valutativo, svolto tra squadre di nazionalità mista, con Kahoot!)., questo ha permesso di suscitare in loro meta-cognizione e riflessione sul proprio percorso di apprendimento. Gli alunni hanno gradito molto le proposte progettuali. Inoltre, da parte dei docenti è stata effettuata una valutazione in itinere degli studenti, che sono stati valutati in base agli obiettivi di apprendimento prefissati.

>>ebook della storia collaborativa

>>Il calendario condiviso

>>Video descrittivo della valutazione degli alunni

>>Video descrittivo della valutazione dei docenti

>>Video di disseminazione del progetto

>>Pagina fb del progetto

>>Notizia del progetto sulla stampa locale

Curiosità e aneddoti

A sostegno della tematica affrontata dal progetto, è stato realizzato un intervento formativo sul tema dell’accoglienza umanitaria da parte dei volontari della Croce Rossa Italiana. Si è trattato di un momento molto significativo, i piccoli studenti sono stati molto toccati dalle esperienze dei volontari e ne hanno tenuto conto nella scrittura della storia condivisa, e alcuni di loro hanno conseguentemente affermato che da grandi sarebbero diventati volontari della CRI.

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Have fun with words

Il progetto è nato dal desiderio di motivare gli studenti e le studentesse all’uso comunicativo della lingua inglese in un ambiente informale e in un contesto internazionale. Gli alunni sono stati coinvolti attivamente e hanno migliorato le loro competenze, non solo linguistiche, ma anche sociali, relazionali e tecnologiche, attraverso compiti di realtà e attività motivanti, che hanno stimolato il lavoro di squadra e collaborativo, fornendo ai ragazzi e alle ragazze l’opportunità di confrontarsi con i loro coetanei europei.

Obiettivi e attività

L’obiettivo principale del progetto era motivare l’apprendimento della lingua inglese in contesti reali, per questo sono state condotte attività utilizzando metodologie attive che favorivano l’autonomia degli studenti, quali:

  • lezioni e compiti di realtà realizzati a piccoli gruppi
  • ricerca e selezione di  informazioni
  • realizzazione di  prodotti multimediali, con l’ausilio di tools differenti
  • educazione tra pari
  • metodologia CLIL.

Insegnanti e studenti si sono  incontrati periodicamente per condurre insieme la progettazione e la realizzazione delle attività.

Metodologia didattica

Le attività sono state svolte con metodologie laboratoriali attive, quali flipped classroom, didattica laboratoriale, cooperative learning, tutoring, learning by doing, problem solving e CLIL, questo ha reso ogni alunno protagonista del proprio processo di apprendimento.

Gli studenti e le studentesse hanno lavorato in gruppi che avevano il compito di condurre ricerche, selezionare informazioni e sintetizzarle. È stata data libertà agli alunni nella scelta degli strumenti, incoraggiando l’uso di diverse risorse per la realizzazione di prodotti creativi; sono stati incoraggiati a esprimersi in inglese in modo naturale, collaborando con i loro coetanei nelle attività di progetto pianificate. I ragazzi e le ragazze si sono incontrati periodicamente in chat per favorire lo sviluppo di gruppo di lavoro coesi, durante i quali sono stati definiti compiti e strategie di comune accordo.

Il lavoro collaborativo ha caratterizzato anche gli insegnanti che si sono confrontati in un costante scambio di idee, pianificando le attività, a cui hanno contribuito tutti i partner.

Video presentazione del progetto [https://view.genial.ly/640f4f485e2af600124d0b0c/video-presentation-have-fun-with-words]

Risultati e valutazione

Nel contesto degli apprendimenti, le attività del progetto hanno consentito una valutazione formativa centrata sulle azioni degli studenti, come la creazione autonoma di prodotti, la partecipazione alle chat, ai live e ai forum. Questo approccio ha motivato e sostenuto gli studenti, evitando l’ansia legata alla valutazione tradizionale.

I prodotti realizzati dai compagni dei paesi partner hanno sollecitato gli alunni a riflettere sul lessico, sulle strutture e sulle funzioni linguistiche, ma anche a riconoscere l’errore. Il progetto ha avuto un impatto positivo anche per insegnare agli studenti e alle studentesse a comunicare online in maniera rispettosa e responsabile con i partner, rendendoli consapevoli delle differenze esistenti tra culture diverse. Si è riscontrato in modo tangibile il miglioramento delle competenze digitali  e una maggiore riflessione critica sulla sicurezza in rete.

Anche per gli insegnanti questa esperienza ha avuto un impatto molto positivo perché è stata un’occasione che ha portato a un ampliamento delle competenze in uno scambio costante e proficuo tra pari.

Curiosità e aneddoti

I ricordi più belli sono l’entusiasmo e la facilità di comunicazione tra i ragazzi e le ragazze durante le chat e i live e il loro stupore nell’esplorazione del territorio sconosciuto dei paesi partner, ma anche la collaborazione con i colleghi partner, in particolar modo con la la cofondatrice, con cui i contatti erano costanti, anche a tarda notte o alle prime luci dell’alba, per pianificare e concordare insieme le attività.

Articolo dedicato al progetto sul “Valdarno post” con la lettera degli alunni

Articolo dedicato al progetto su “La Nazione”

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Pubblicato il : 14/03/2024
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FAMA VOLAT, Fake news from classical world to nowadays

Ispirato al tema “Alfabetizzazione mediatica e disinformazione”, il progetto Fama volat è stato perfettamente integrato nel curriculum scolastico coinvolgendo diverse materie: latino, greco antico, letteratura inglese, educazione civica. I ragazzi e le ragazze sono stati incoraggiati a ricercare l’esistenza di notizie false sulle donne dell’antichità e su diversi personaggi letterari e in questo modo hanno potuto comprendere come questo problema sia stato affrontato nell’antichità e confrontare il mondo antico con quello contemporaneo.

Obiettivi e attività

Il progetto si è posto diversi obiettivi:

  • promuovere la collaborazione tra pari e valorizzare la cultura classica come base per promuovere e sviluppare l’idea di cittadinanza europea;
  • sviluppare le competenze chiave europee;
  • favorire la comunicazione nelle lingue moderne, soprattutto la lingua inglese;
  • introdurre le TIC nelle classi e promuovere le competenze digitali;
  • migliorare le competenze linguistiche in latino e inglese;
  • sviluppare le competenze sociali e civiche, contribuendo alla formazione di una cittadinanza attiva e critica.

Per la realizzazione delle attività gli studenti e le studentesse hanno lavorato in squadre transnazionali collaborando alle ricerche e creando prodotti cooperativi, come e-magazine e un “dodecalogo delle fake news”.

Pianificazione del lavoro collaborativo sulle Fake News

Prodotto collaborativo: il Dodecalogo delle Fake News

Metodologia didattica

La maggior parte delle attività sono state svolte con una metodologia laboratoriale attiva utilizzando strategie come il cooperative learning, il problem based learning, learning by doing, webquest e gamification per motivare gli studenti e verificare l’acquisizione dei contenuti collaborando in un’atmosfera rilassata e giocosa. E’ stata promossa la piena autonomia degli alunni di classi e di ordini scolastici diversi, i quali hanno imparato a lavorare insieme, comunicare, discutere e prendere decisioni congiunte, organizzando il loro piano di lavoro e scegliendo autonomamente i compiti da svolgere, confrontandosi tra pari in un contesto internazionale.

Anche i docenti hanno collaborato in modo attivo con i partner concordando tutte le fasi del programma di lavoro, supportando le squadre transnazionali degli studenti e moderando i forum.


Votazione del Logo di progetto

Video degli alunni del Liceo “Berto” e del Liceo “Benedetto da Norcia: “Trip planner”

Lavori nei gruppi internazionali: “Kahoot challenge

Video: presentazione del Fake News Meme contest

Risultati e valutazione

Il progetto è stato valutato sia dagli studenti che dagli insegnanti tramite due moduli Google; le risposte sono state successivamente analizzate ed è emerso che gli obiettivi programmati sono stati raggiunti. L’impatto sui ragazzi e sulle ragazze è stato positivo perché ha promosso la motivazione, il lavoro collaborativo, l’acquisizione di competenze trasversali e l’approccio allo studio delle materie classiche in una modalità nuova e più vicina a loro; inoltre il confronto con i coetanei spagnoli e francesi li ha aiutati a comprendere le origini e i valori comuni. Sono state utilizzate anche delle rubriche di valutazione delle competenze per verificare il lavoro svolto dai ragazzi e delle check list per guidarli all’autovalutazione.

Il progetto ha avuto un impatto significativo anche sul lavoro degli e delle insegnanti perché ha rappresentato un’ottima occasione per collaborare sinergicamente e promuovere il lavoro in team.

Per quanto riguarda le azioni di disseminazione le attività sono state condivise con la comunità scolastica e locale, attraverso eventi come il “Fake News Meme Contest” e la mostra interattiva organizzata in occasione della Festa dell’Europa.

Articolo di giornale “Il Vibonese” – Contest eTwinning Premiazioni

Video della premiazione al “Fake News Meme Contest”

Curiosità e aneddoti

Questo progetto è eccezionale. Il merito più grande è quello di aver reso attuale il mito“. Queste sono state le parole di una collega che ha assisto al workshop durante la conferenza nazionale eTwinning nella quale sono state presentate le attività di “Fama Volat”.

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Video e materiali multimediali (link esterni)


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With our hands

Le mani sono le parti del corpo che hanno permesso all’umanità di diventare tale nel tempo. Le mani permettono all’uomo di esplorare se stesso, di conoscere e trasformare il mondo, di entrare in contatto con le altre persone. Le mani permettono di comunicare emozioni e informazioni, permettono di esprimersi in tanti modi creativi diversi. Il progetto interdisciplinare “With our hands” ha invitato gli alunni delle scuole primarie coinvolte a scoprire questo strumento così importante per l’umanità.

Obiettivi e attività

Gli obiettivi educattivi e didattici sono stati i seguenti:

  • migliorare lo scambio interculturale per la costruzione di una cittadinanza europea;
  • sviluppare la creatività e favorire la partecipazione attraverso una didattica attiva e laboratoriale;
  • migliorare l’apprendimento dei contenuti disciplinari anche attraverso l’uso delle TIC;
  • favorire l’apprendimento cooperativo e sviluppare le competenze sociali e comunicative;
  • apprendere la L2 in modo contestualizzato;
  • stimolare la motivazione e l’interesse;
  • riflettere sui temi dell’Educazione alla cittadinanza: i valori della democrazia, la sostenibilità ambientale e l’Agenda 2030, la cittadinanza digitale.

Il progetto é iniziato a novembre ed é terminato a giugno. Il programma aveva una scansione mensile con attività legate ogni mese ad una diversa disciplina.

Metodologia didattica

La maggior parte delle attività sono state svolte con una metodologia laboratoriale, attiva, motivante che ha reso ogni alunno protagonista del proprio processo di apprendimento.

Si è favorito il cooperative learning, il lavoro di gruppo o a coppie e anche il lavoro collettivo ove possibile , permettendo anche agli alunni con sostegno di partecipare sentendosi sempre inclusi, integrati e adeguati alle richieste.

Molte attività sono state realizzate in situazioni di apprendimento informale che ha lasciato i bambini liberi di esprimersi senza l’ansia da prestazione. I compiti del progetto hanno permesso agli alunni di attivarsi senza paura, prevedendo laboratori pratici che hanno favorito il coinvolgimento dei bambini con difficoltà di apprendimento. E’ stata adottata anche la metodologia CLIL durante i meeting online, lo scambio di lettere cartacee o virtuali.

Risultati e valutazione

L’impatto del progetto sulla didattica e quindi sugli studenti è stato molto rilevante. La durata temporale e la forte integrazione curriculare delle attività progettuali hanno permesso di raggiungere gli obiettivi previsti anche grazie al continuo scambio comunicativo con i partner e alla loro efficace e fattiva collaborazione.

Non meno importante la collaborazione del personale scolastico, dei colleghi non direttamente coinvolti, ma soprattutto delle famiglie che sono state particolarmente sensibili e pronte a venire incontro ad ogni richiesta ed esigenza didattica.

La valutazione é stata sia in itinere che finale ed ha riguardato sia il team docente sia gli alunni. I docenti hanno espresso un giudizio valutativo finale nel forum del progetto e compilato un questionario online che ha raccolto dati quantitativi, gli alunni invece hanno scritto quali sono state le loro attività preferite che hanno svolto dandone una motivazione e ed hanno risposto ad un questionario.

Curiosità e aneddoti

Un episodio particolarmente simpatico accaduto durante il progetto é stato quello di un bambino argentino inserito nella classe a maggio. Aveva molta difficoltà nell’esprimersi, sia per motivi linguistici, ma soprattutto per la timidezza e la vergogna di trovarsi in una situazione scolastica completamente nuova. Durante l’attività che prevedeva l’utilizzo della mani come strumento comunicativo, cosa particolarmente valida soprattutto per noi italiani, il bambino doveva dire “Ma che dici?'” usando il gesto che noi italiani siamo abituati ad associare a questa espressione. Quando é arrivato il suo turno, l’aunno, che fino a quel momento era stato silenzioso e apparentemente distratto, imitò alla perfezione sia il gesto che l’espressione della voce e tutti gli altri compagni di classe sono scoppiati a ridere per la sua simpatia. Per la prima volta il bambino si é sentito apprezzato dalla classe.

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Video e materiali multimediali (link esterni)


Pubblicato il : 20/02/2024