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I write, you write, we write together our story

L’idea del progetto è nata in occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari che ha ispirato la realizzazione di attività che motivassero gli alunni alla lettura e alla scrittura. Docenti e alunni di scuole di tre paesi diversi, Italia, Croazia e Grecia, hanno utilizzato la scrittura collaborativa per sviluppare racconti, realizzando cinque e-books contenenti elementi narrativi e culturali dei diversi paesi e prendendo ispirazione da libri di letteratura per bambini di tutti i paesi partner: Rodari (Italia), Trivizas (Grecia), Brlić Mažuranić (Croazia). Il progetto ha stimolato la creatività dei bambini e incoraggiato un apprendimento autonomo e attivo attraverso una combinazione di varie metodologie tra cui l’apprendimento cooperativo e il Project Based Learning.    

 

Obiettivi e attività

Obiettivo principale: integrare tecniche di scrittura creativa nella pratica scolastica in modo da stimolare la creatività dei bambini e farli lavorare in modo collaborativo in una cornice internazionale.

Gli alunni e le alunne partner hanno interagito, comunicato e collaborato in varie attività:

  • Realizzazione di un mystery game in videoconferenza per scoprire la provenienza degli studenti partner ponendo una serie di domande chiuse;
  • Risoluzione di problematiche, in modalità collaborativa, sotto forma di problemi scritti partendo dalle indicazioni fornite dai partner e poi risolti dai vari team;
  • Sfida online per celebrare la giornata europea delle lingue;
  • Realizzazione di forme di scrittura collaborativa, grazie all’uso di documenti condivisi. Scrittura di cinque racconti collaborativi, le cui parti (introduzione, svolgimento, conclusione) sono state suddivise per gruppi di nazionalità all’interno dei gruppi di autori: un gruppo di partner iniziava il racconto che successivamente veniva continuato dai partner stranieri, facenti parte dello stesso gruppo di autori, che continuavano il testo seguendo la traccia d’esordio. Infine, il racconto passava ai partner successivi che lo completavano;
  • I personaggi principali delle cinque storie collaborative sono stati disegnati e illustrati dagli alunni delle tre scuole partner;
  • Interazione a distanza attraverso attività che li rendesse responsabili di scelte ad esempio votando per il disegno del personaggio che meglio rappresentasse le caratteristiche fisiche e caratteriali dei protagonisti e collaborando alla stesura dei titoli più adatti per i cinque racconti e delle copertine dei libri;
  • Realizzazione di segnalibri in formato cartaceo da scambiarsi per posta con i partner.

Metodologia didattica

Il progetto ha stimolato un apprendimento attivo e autonomo attraverso una combinazione di vari metodi pedagogici:

  • Apprendimento cooperativo: le alunne e gli alunni hanno lavorato in piccoli gruppi, sia in presenza che online, sperimentando tecniche di scrittura collaborativa e creativa sia in lingua madre che in inglese;
  • Project-Based Learning: la co-produzione di libri digitali ha agevolato l’apprendimento da esperienze interdisciplinari complesse, orientate al raggiungimento di un obiettivo specifico, cioè la creazione di testi digitali sviluppati in modo collaborativo;
  • La classe capovolta: le alunne e gli alunni hanno lavorato anche in autonomia da casa nel rispetto delle singole capacità, dei ritmi e dei tempi di apprendimento individuali;
  • Peer learning: le alunne e gli alunni hanno contribuito alla creazione di tutorial per spiegarsi a vicenda le funzionalità della piattaforma eTwinning.

Risultati e valutazione

Il risultato principale raggiunto è stato quello di sviluppare negli studenti competenze di lettura e scrittura, sia nella lingua madre sia in lingua straniera. Inoltre, la realizzazione delle attività progettuali hanno stimolato la fantasia e l’immaginazione dovendo creare personaggi, dialoghi e situazioni nuove. Sono state molto sviluppate anche forme di espressione artistica, le competenze logico matematiche per la risoluzione di sfide e problemi e l’autonomia nell’uso degli strumenti digitali.

Il lavoro collaborativo ha decisamente potenziato le competenze sociali ed interpersonali di docenti alunni, accrescendo la consapevolezza delle propria identità personale e culturale grazie al confronto con altre culture e realtà diverse. Un altro risultato del progetto è stato di favorire una relazione positiva con le famiglie degli alunni coinvolti: i genitori hanno direttamente contribuito alla buona riuscita del progetto specialmente nei momenti di didattica a distanza nei periodi di lockdown. Per questo motivo anche le famiglie sono state coinvolte nella valutazione finale del progetto, dalla quale sono emersi tre aspetti principali: aumento della motivazione nell’apprendimento della lingua inglese, grazie alle attività progettuali che hanno permesso l’uso dell’inglese in contesti situazionali e creativi; comprensione della necessità di un uso consapevole degli strumenti digitali e accresciuta consapevolezza culturale e geografica grazie alla dimensione internazionale.

>>Disseminazione del progetto: stampa locale

>>Disseminazione del progetto: sito della scuola

>> Esempio di e-book creato in collaborazione tra i partner

Curiosità e aneddoti

I racconti hanno descritto spesso aspetti legati alle abitudini alimentari ed alle tradizioni culinarie dei vari paesi. Nel racconto intitolato “The search for the cheese” il gruppo di autori italiani aveva cominciato la storia parlando delle peripezie dei protagonisti alla ricerca di un formaggio dai poteri magici: il Parmigiano. I partner Croati, che dovevano terminare il racconto, hanno spiazzato tutti sostituendo il Parmigiano con un formaggio locale chiamato Podravec. Daniele, un alunno italiano, un giorno ha detto incredulo alla sua insegnante :”Sarei proprio curioso di assaggiare quel formaggio”. In seguito, l’insegnante italiana avrebbe voluto fare uno scambio di formaggi ma alla fine si sono accontentati di uno scambio di segnalibri.

Il lavoro progettuale ha subito un’interruzione a causa della situazione pandemica, per questo motivo il progetto è stato completato nell’arco di due anni, paradossalmente, la situazione emergenziale, favorendo la didattica digitale, ha dato un nuovo impulso al progetto che è ripartito con il pieno coinvolgimento di alunni, colleghe e genitori. Inoltre, il racconto dal titolo “Friends defeat lepra” viene ambientato dal gruppo di autori greci sull’isola di Spinalonga che è stato un lebbrosario. Questa storia ha avuto per noi una funzione catartica, in quanto stavamo vivendo un periodo di grande angoscia a causa del Covid e il fatto che i protagonisti del racconto alla fine trovassero la cura per la malattia ha dato speranza a tutti: la scrittura ha avuto una funzione terapeutica.

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Pubblicato il : 04/08/2023
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If you come to Earth

Il progetto nasce dall’albo illustrato “If you come to Earth” di S. Blackall, in cui un bambino scrive una lettera a un alieno per raccontare le particolarità dell’ambiente e la varietà di abitanti e culture del pianeta Terra. A partire dall’albo, è stato creato un personaggio alieno (pupazzo extra-terreste visitatore, virtuale e reale) a cui gli alunni delle cinque scuole coinvolte hanno spiegato le differenze della natura, delle stagioni, delle culture e delle lingue del nostro pianeta partendo dall’osservazione della propria realtà tramite uno scambio di lettere.

Obiettivi e attività

Gli aspetti chiave che hanno contribuito alla realizzazione del progetto sono stati la flessibilità e la collaborazione con i partner: ognuno ha avuto il suo ruolo ma il progetto si è caratterizzato per uno scambio reciproco costante dove tutti hanno portato il proprio dal contributo e le proprie idee. Le attività sono state sviluppate durante tutto l’anno scolastico e hanno affrontato tre temi principali: la diversità tra i partner di progetti (i bambini coinvolti, le scuole, i paesi), la diversità nella cultura (le lingue, gli alfabeti, le ricette, le case, ecc.) e la diversità nella natura dei vari paesi. Il TwinSpace, aula virtuale del progetto, è ricco di materiali; ogni mese i bambini sono stati impegnati in attività semplici ma efficaci che hanno permesso di fare conoscenza del “diverso” da loro e dal loro mondo. Gli argomenti proposti sono stati modulati sull’età e le competenze dei bambini coinvolti, che hanno lavorato sia individualmente che in coppia e in gruppo, anche con i compagni delle scuole partner. Il prodotto finale è stato creato raccogliendo tutte le attività realizzate nel corso dell’anno.

Metodologia didattica

Le attività del progetto sono state svolte secondo la metodologia del Learning by doing, l’apprendimento per scoperta e tramite lavori di gruppo. Si è inoltre utilizzata la “Didattica per scenari”, focalizzandosi su giornate speciali (Giornata dei Calzini spaiati, Giornata della Gentilezza). La fase di introduzione del progetto, con la presentazione dei paesi partner, è stata incentrata su attività pratiche di orientamento sulla mappa dell’Europa e organizzata all’interno della EuCodeWeek.

Risultati e valutazione

Per quanto riguarda la valutazione: il progetto è stato integrato nell’attività curricolare, pertanto le attività e i suoi risultati sono state oggetto di osservazioni e valutazioni in itinere da parte del team docente. I bambini hanno partecipato con entusiasmo crescente, culminato con la visita della mascotte del progetto e sono stati molto attivi nella preparazione dei materiali su luoghi e tradizioni che avrebbero arricchito il loro diario di viaggio. Per le attività di autovalutazione finale è stato creato un breve questionario strutturato per i bambini più grandi, mentre i bambini più piccoli hanno espresso il loro gradimento tramite le emoticon.
La disseminazione dei risultati è avvenuta tramite una condivisione delle attività con le famiglie che sono state coinvolte per l’organizzazione di materiali da casa, l’invio di foto e della documentazione prodotta. Il progetto ha avuto adeguata visibilità anche sul sito della scuola.

>>Racconto del progetto: video

>>Attività progettuali durante EuCode week 2021: video youtube

>>Attività Giornata della gentilezza legate al progetto ICS 4 di Quartu Sant’Elena (CA): video youtube

>>Attività Natalizie legate al progetto ICS 4 di Quartu Sant’Elena (CA): video youtube

Curiosità e aneddoti

Silvia De Piero: Il rapporto con le partner era già consolidato da diversi anni e ormai va oltre la collaborazione professionale, è diventata un’amicizia. Anche Grefrit Pol, il simpatico alieno, è diventato un amico e i bambini continuano a disegnarlo e a scrivergli lettere. Il progetto ha contribuito a creare un clima di unione tra gli alunni e le esperienze e gli amici delle scuole partner hanno contribuito a creare il “lessico familiare” della nostra classe.

Michela Pinna: Tutto è iniziato nel 2015 con una formazione eTwinning ad Atene dove ho conosciuto Silvia de Piero e la collega partner francese Anne Porquier, in seguito a quell’evento siamo sempre rimaste in contatto ma solo in questo anno scolastico è stato possibile realizzare un progetto che riguardasse argomenti di comune interesse. Sono particolarmente orgogliosa del fatto che il preziosissimo valore aggiunto della nostra amicizia abbia certamente contribuito non poco agli apprezzabili risultati ottenuti dal progetto. Gli alunni spesso chiedono: “Maestra, quando organizziamo la prossima video-chiamata? Con eTwinning viaggiamo anche se siamo in classe!

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Pubblicato il : 14/07/2023
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Volunteers’Challenges#SkillsLabs

“Volunteers’ Challenges#SkillsLabs ” è un progetto che ha visto una collaborazione costante e attiva tra tre classi quarte della scuola primaria italiana coinvolta e gli studenti di altri istituti greci e spagnoli, con l’obiettivo di sviluppare le competenze sociali e civiche degli studenti attraverso un’avventura costituita da sfide ambientali, culturali e sociali. Nel progetto gli studenti hanno assunto diversi ruoli: storici, biografi, linguisti, giornalisti, arrivando alla conoscenza del volontariato sotto vari aspetti. Attraverso letture, visioni di film e percorsi mirati, hanno esplorato le loro emozioni e si sono riconosciuti in quelle degli altri. Nei ruoli assunti hanno svolto molte attività mirate alla salvaguardia dell’ambiente, alla cura delle persone, degli animali e del patrimonio culturale.

Obiettivi e attività

Il progetto si è proposto il perseguimento dei seguenti obiettivi:

  • usare la lingua inglese come uno strumento per comunicare;
  • sviluppare maggiore sicurezza e consapevolezza nell’utilizzo della L2;
  • conoscere studenti di altri paesi e interagire con loro;
  • riflettere sul significato di volontariato;
  • formare gli studenti ai valori del dono, della gratuità e della condivisione;
  • acquisire una mentalità democratica per raggiungere, nel rispetto delle differenze, una sostanziale uguaglianza culturale, sociale ed economica;
  • favorire la partecipazione alla comunità locale anche attraverso l’adesione a forme di associazionismo;
  • utilizzare le TIC per creare prodotti e per comunicare;
  • valorizzare le potenzialità di ciascun alunno;
  • sviluppare la creatività e l’iniziativa personale.

Per il raggiungimento dei risultati e l’implementazione del progetto sono state realizzate diverse attività, che hanno scandito le varie fasi del progetto: presentazione di se stessi con un avatar, chat nel forum del Twinspace, creazione del logo, interviste ai volontari, creazione di un ebook multilingue del volontariato, giochi, padlet dei giornalisti e delle idee, jamboard dei volontari.

Metodologia didattica

Per la realizzazione delle diverse attività sono state adottate metodologie innovative collaborative, in particolare: brainstorming, flipped classroom, cooperative learning, peer to peer, tutoring.

Risultati e valutazione

Il progetto ha consentito di raggiungere i risultati proposti, in particolare lo sviluppo della creatività e lo spirito di iniziativa, l’aumento della motivazione ad apprendere, una migliore conoscenza e utilizzo della lingua inglese in contesti reali, la promozione del pensiero critico.
Inoltre, il progetto ha avuto un impatto educativo molto importante sugli alunni e sulle loro famiglie anche in relazione ai temi affrontati. Per la valutazione sono stati utilizzati sondaggi rivolti sia agli alunni che ai genitori al fine di valutarne l’effetto e la ricaduta.

>> Sintesi delle attività e dei risultati del progetto: ebook

>> Questionario di valutazione sulle attività progettuali rivolto alle famiglie degli studenti

Curiosità e aneddoti

Mi piace ricordare alcune frasi dei bambini:
“Maestra, quando facciamo eTwinning mi sembra di essere grande”
“Ma se la scuola chiude per il Covid continueremo a lavorare al progetto anche in DAD?”
“Maestra, io domani sono assente, puoi rimandare il lavoro che dobbiamo fare con eTwinning a dopodomani quando ci sarò anche io?

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Pubblicato il :
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Enjoying Coding  

Il progetto ha avuto avvio con la partecipazione all’EuCodeWeek 2020 e si è fondato sul terzo nucleo dell’insegnamento dell’educazione civica: l’educazione alla cittadinanza digitale. La partecipazione al progetto ha consentito ai bambini di sviluppare il pensiero computazionale e di promuovere la capacità di usare consapevolmente e responsabilmente i mezzi di comunicazione virtuali conoscendone rischi e potenzialità.

Obiettivi e attività

Partecipare all’Eu CodeWeek per sperimentare attività di coding nella scuola primaria è stato il primo obiettivo condiviso con i partner all’interno del progetto eTwinning che poi si è ampliato offrendo molte opportunità di crescita e collaborazione. Tutte le fasi del progetto – dalla progettazione, alla realizzazione, alla valutazione – sono state discusse e concordate con gli insegnanti partner e con tutti gli studenti, questo ha permesso di svolgere tutte le attività in modalità collaborativa. Il piano di lavoro è stato organizzato per favorire contemporaneamente azioni di scambio personale e culturale e azioni focalizzate sul tema progettuale:

  • attività legate al Logo Contest: gli alunni hanno collaborato in 5 gruppi transnazionali tramite la partecipazione al Forum del Twinspace
  • progettazione e partecipazione a eventi comuni (DOT DAY , PI DAY)
  • sfide di programmazione (Minecraft Challenge);
  • attività di Pixel Art: RLE (run length encoding); esadecimale; con l’uso di software
  • scambio di cartoline
  • attività sull’intelligenza artificiale
  • competizioni online sulla media literacy
  • attività di sensibilizzazione sulla sicurezza in internet (SID-codifica, invio e decodifica dei messaggi)
  • condivisione di eventi e attività internazionali legate al coding (CodeWeek, Ode to Code)
  • attività legate al Natale
  • meeting e sfide online con Kahoot

Metodologia didattica

Per la realizzazione delle diverse fasi del progetto sono state adottate diverse metodologie, come il problem solving messo in atto attraverso le sfide di coding in cui i bambini, in un contesto di gioco, si sono esercitati a pianificare e seguire delle strategie mentali per semplificare concetti e applicarli alla risoluzione dei problemi. Particolare attenzione è stata data anche ad una delle attività più importanti della programmazione e che costituisce uno degli aspetti più istruttivi del coding: il debugging, ovvero l’individuazione e la correzione dei propri errori. Infine la media education, una metodologia grazie alla quale, attraverso attività educative e didattiche, i bambini sono stati guidati a riconoscere e comprendere la natura e le categorie dei media e le tecniche da loro impiegate per costruire messaggi.

Risultati e valutazione

Tramite le attività svolte i bambini hanno compreso l’importanza della collaborazione, soprattutto grazie ai meeting online in cui le classi erano impegnate in sfide di programmazione, codifica e decodifica. Inoltre, gli alunni hanno potuto apprendere il valore dell’errore ed esplorare le potenzialità, ma anche i pericoli del web. Anche i docenti coinvolti hanno beneficiato della realizzazione del progetto rafforzando le loro competenze in lingua inglese, le competenze digitali e approfondendo la conoscenza degli aspetti legati al coding e all’intelligenza artificiale.

>> ebook contenete sintesi delle attività progettuali: realizzato con Calameo

Curiosità e aneddoti

Citazione del commento di un alunno: “Mi è piaciuto tutto il lavoro sulle immagini fake…. sicuramente eTwinning mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire che quello che vediamo sul web non è tutto vero. Bellissima la sfida finale con Kahoot con i bambini sloveni, mi sono divertito anche se abbiamo perso“.

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Pubblicato il : 05/04/2023